e anche il dato regionale conferma la stabilità nella percentuale dei contagi , intorno al 13%, rispetto ad esempio al 22% del periodo dal 3 al 10 aprile e al 44% d’ultima settimana di marzo. Non siamo ancora all’azzeramento e probabilmente non ci arriveremo neanche nei prossimi mesi, ma certamente la Sicilia, così come altre regioni del sud Italia, guarda al futuro con maggiore ottimismo.
La provincia di Agrigento, come dicevamo, ormai da giorni è ferma a 129 casi, ma sono quelli complessivi dai quali togliere i decessi, ma anche i tanti guariti. L’Azienda Sanitaria Provinciale nel comunicato di ieri sera ne riporta 32.
Nell’isola , la provincia che rimane più critica è semre quella di Catania con 633 casi, mentre Ragusa quella con il minor numero di contagi, ossia 58. 113 sono quelli di Caltanissetta, 318 quelli di Enna, 396 Messina,346 Palermo e 97 Siracusa.
A livello regionale, secondo i dati diramati ieri pomeriggio dalla Regione Siciliana, sono 49.772 i tamponi complessivamente effettuati, si conferma un incremento di oltre duemila tamponi al giorno, 2.057 per l’esattezza quelli effettuati nelle ultime 24 ore di riferimento.
Di questi sono risultati positivi 2.717, mentre attualmente sono ancora contagiate 2.202 persone , 315 sono guarite e 200 decedute . In lievo calo il numero dei ricoverati, meno 5 rispetto al giorno precedente per cui negli ospedali ci sono ancora
563 pazienti di cui 41 in terapia intensiva, mentre 1.639 sono in isolamento domiciliare.
Numeri quelli della Sicilia che stanno confortando il governo regionale ormai proiettato verso la fase due a partire dal 4 maggio.