legata all’emergenza Coronavirus non offre adeguate garanzie. Per tale ragione si chiede che vengano concessi gli arresti domiciliari. E’ questa in sintesi, la motivazione con la quale l’avvocato Salvatore Pennica ha chiesto la scarcerazione del saccense Accursio Dimino, arrestato per mafia nell’ambito dell’operazione denominata “Passepartout” messa a segno nello scorso mese di novembre a Sciacca.
Le condizioni di salute di Dimino, sostiene l’avvocato, necessitano di cure tempestive che se non gantite potrebbero far aggravare ulteriormente la sua situazione, ma per il legale non sarebbe opportuno un trasferimento in ospedale, vista l’emergenza Coronavirus. Per Accursio Dimino, il boss di Sciacca, rinchiuso nel carcere di Napoli viene richiesta la possibilità di curarsi a casa e , quindi, la concessione degli arresti domiciliari.
L’operazione Passepartout, come si ricorderà, aveva coinvolto anche il saccense Antonello Nicosia, pure lui accusato di associazione mafiosa . Anche lui, tramite l’avvocato Salvatore Pennica, aveva avanzato nei mesi scorsi, all’inizio dell’epidemia, la richiesta di essere scarcerato facendo leva sul rischio contagio all’interno del carcere di Voghera dove era detenuto. Istanza che è stata respinta.