da destinare alle coppie che confermeranno l’evento del matrimonio o dell’unione civile entro il 2020”. E’ l’emendamento proposto dalla CNA all’interno della Legge di Stabilità della Regione, all’esame dell’Ars. Iniziativa che viene sostenuta da tutta la filiera economica collegata alle cerimonie nuziali. Tante attività, dai negozi di abiti da cerimonia, alle bomboniere, ai fiori, a ristoranti e fotografi, per citare solo alcuni, che hanno già visto saltare i matrimoni in questi mesi, senza alcuna prospettiva rosea anche per i prossimi. Se c’è chi ha già fissato una nuova data per agosto, settembre o comunque entro l’anno, tanti sposi invece hanno rinviato a data da destinarsi l’evento pur tanto atteso. Le conseguenze sono già pesantissime per tutto l’indotto. Ecco perché l’emendamento proposto dalla Cna, trova consensi da parte di imprenditori e titolari di attività che operano nel territorio agrigentino. Si tratta di un provvedimento che, qualora venisse approvato, potrebbe incentivare quanti non hanno ancora deciso a fissare la data comunque entro il 2020 per usufruire del bonus di 5 mila euro. L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, dichiarano gli operatori del settore che operano in provincia di Agrigento, sta portando all’annullamento di quasi tutte le date programmate nell’anno in corso dai futuri sposi e, non sfuggirà a nessuno, il notevole danno che la revoca dei contratti produrrà per i ristoranti, i centri estetica, i saloni di parrucchieri, i negozi di abiti da spose, di abbigliamento, scarpe, articoli da regalo, fiorai, operatori di foto e video, noleggiatori di auto oltre alle dinamiche connesse al viaggio di nozze. E’ facile, dunque, comprendere ed ipotizzare l’entità delle perdita per ciascuna attività . Ecco perché si guarda all’emendamento, targato CNA, come ad un possibile incentivo per gli sposi e di conseguenza opportunità per tutte quelle attività che nei prossimi mesi riprenderanno, ma con all’orizzonte l’annullamento di buona parte dei metrimoni che erano stati fissati in precedenza. Ovviamente, si tratta solo di un emendamento, ma la Cna agrigentina rileva comunque l’importanza dell’iniziativa proposta a livello regionale dalla confederazione e ovviamente auspica che venga accolta dall’Assemblea Regionale Siciliana.