Così l’arciprete della città di Sciacca, padre Giuseppe Marciante, rispetto alle decisioni comunicate dal governo, ossia la possibilità a partire dal 4 maggio prossimo di tornare a celebrare i funerali alla presenza dei più stretti parenti.
Ci si aspettava ben altro e di più, evidentemente. La conferma arriva dalle parole dell’arciprete Marciante, ma già ieri sera la Conferenza Episcopale Italiana ha assunto una forte presa di posizione. Non possiamo accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto, hanno dichiarato i vescovi italiani.
Il riferimento principale è alla mancata possibilità di celebrare la messa a fronte di altre libertà concesse e della ripresa di diverse attività.