Anche in città non si comprendono le ragioni di queste ulteriori restrizioni, in presenza di una curva epidemiologica regionale che non desta più particolari preoccupazioni, e che rischiano solo di prolungare l'agonia di tante imprese del settore, come conferma al nostro telegiornale il presidente di Confcommercio Giuseppe Caruana. Il commercio a Sciacca non godeva certo di buona salute prima della pandemia. Adesso la prolungata chiusura delle attività rischia di provocare danni incalcolabili. A livello nazionale il quadro è drammatico se si considera che nel primo trimestre del 2020 hanno chiuso i battenti trentamila imprese, significa novemila aziende in più del 2019. E a Sciacca il rischio che molte attività commerciali non potranno riaprire è elevatissimo. Da qui l'appello di Confcommercio anche alle istituzioni locali.