Intervistato da una giornalista del Corriere della Sera, Sir Rocco Forte ha dichiarato che si potrà tornare alla normalità non prima della primavera del prossimo anno, e per comprendere meglio la drammaticità vissuta dal settore ha anche ammesso che nella sua storia di imprenditore non gli era mai successo di avere un incasso pari a zero. Ha poi spiegato le iniziative assunte per i lavoratori: “Abbiamo subito voluto salvaguardare i nostri dipendenti, attuando quello che i governi mettevano a disposizione nel vari Paesi. Oltre ad integrare il contributo statale Fis per permettere ai dipendenti fissi di mantenere fino al 70% dello stipendio netto mensile”, ma anche nei confronti del personale stagionale, come al Verdura Resort, cui la società ha destinato buoni spesa di 300 euro. Senza dimenticare le iniziative di solidarietà, come la distribuzione di 200 pasti per Pasquetta alle famiglie disagiate di Sciacca, o di derrate alimentari alla Caritas di Ribera. Che le cose non potranno più essere come prima, ha poi aggiunto Sir Rocco Forte, è dimostrato da alcuni esempi, come pulire le stanze. Per una camera normalmente si impiega mezz’ora per le pulizie, adesso occorrerà il doppio del tempo. Il buffet non sarà più possibile e dovremo abituarci ad un albergo meno affollato. Ma bisogna tenere presente che un albergo è sostenibile se è occupato al 50%”, ha dichiarato l'imprenditore aggiungendo che per la stagione in corso è impensabile immaginare una clientela internazionale. “Confidiamo nel turismo interno e abbiamo già qualche prenotazione per i nostri alberghi al mare ma fino al prossimo autunno sarà difficile vedere la gente viaggiare. In questo momento insieme alla paura del virus c’è anche quella di trovarsi in un Paese straniero e non avere la possibilità di rientrare a casa”, ha concluso Sir Rocco Forte.
Riflettori puntati sugli spostamenti del primo maggio da parte degli uomini della Polizia provinciale. A tal fine è stato predisposto un piano per contribuire ad assicurare il pieno rispetto delle disposizioni emanate dal Governo e dal Presidente della Regione per contrastare la diffusione del virus Covid-19. L'intervento della polizia provinciale comprenderà l'impiego di diciassette uomini e di due mezzi dal 30 aprile al 3 maggio. Questa attività si contestualizza nell'ambito delle iniziative previste dalla Questura di Agrigento e dalla Prefettura per controllare il territorio provinciale ed evitare gite e spostamenti non consentiti, specialmente per la festività del 1 maggio. Già nelle settimane scorse la Polizia Provinciale ha svolto un'intensa attività di controllo in numerosi comuni della provincia verificando la posizione di oltre duemila automezzi ed elevando diverse sanzioni sulla normativa per l'emergenza Covid-19 dall'importo di 533 euro. Contestante anche numerose violazioni del codice della strada.
Approvato lo schema dello Statuto del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, lo strumento giuridico che contiene le norme fondamentali dell'organizzazione dell'Ente. Il nuovo statuto sostituirà quello attualmente vigente che era stato approvato quando era stata introdotta la normativa delle ex Province Regionali, a partire dal 1986 e fino al 2013. Servirà a regolare il funzionamento del Libero Consorzio che attende da tempo l'elezione del nuovo Consiglio e del nuovo Presidente. Lo schema di Statuto è stato adottato dal Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa. dovrà poi essere sottoposto per la sua approvazione all'Assemblea del Libero Consorzio Comunale di Agrigento che è formata dai 43 sindaci della provincia di Agrigento. In particolare, definisce le attribuzioni degli nuovi organi, le forme di garanzia e di partecipazione politica. Stabilisce altresì l'ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici, le forme di collaborazione fra comuni compresi nel territorio del Libero Consorzio, della partecipazione popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi. L'Assemblea del Libero Consorzio comunale, sarà convocata dal Commissario Straordinario quando finiranno le misure di distanziamento sociale e contenimento della pendemia Covid-19.
Una pedana da una tonnellata di olio extravergine d'oliva, un'altra di passata di pomodoro e 4 mila kilogrammi di pasta sono stati donati dall'azienda olearia Bonolio di Sciacca alla Caritas. Derrate alimentari destinate alle famiglie indigenti. Alla Caritas, coordinata da Luciano Sciortino, sono arrivati nel corso delle ultime settimane diversi aiuti anche da altre aziende oltre a contributi da parte di privati. Forniture alimentari che puntano al sostentamento di quei nuclei particolarmente fragili che piu' di altri soffrono le misure di contenimento imposte dalla lotta contro il coronavirus.