e il parlamentare Sammartino di Italia Viva che ha comportato anche la sospensione dei lavori d'aula, l'Assemblea Regionale Siciliana ha dato il via libera ad alcuni emendamenti alla manovra economica. Diventeranno norme della Regione due articoli della legge Finanziaria per il rafforzamento del sistema sanitario di fronte alle pandemie e alle emergenze epidemiologiche. L'Assemblea Regionale ha infatti votato la norma che prevede l'erogazione di un contributo mensile di 1.000 euro in favore di tutto il personale medico, paramedico e socio sanitario impegnato nelle attività di contrasto al Covid-19. Medici, infermieri, personale para-sanitario e della SEUS potranno beneficiare di questo riconoscimento che sarà erogato dalle ASP di competenza e che permetterà anche la copertura assicurativa. Il secondo provvedimento riguarda invece la riconversione delle imprese ed aziende per produrre dispositivi di protezione o altri prodotti utili per contrastare le emergenze sanitarie.
Sarà creato un fondo di 40 milioni di euro, gestito dall'IRFIS, tramite il quale le imprese con sede legale in Sicilia che abbiano già avviato o intendano avviare la produzione di mascherine, tute, igienizzanti, tecnologie elettromedicali potranno essere sostenute economicamente con contributi a fondo perduto da erogare entro 30 giorni dalla richiesta.
Riguardo al bonus di 1.000 euro per operatori sanitari impegnati in reparti Covid, c'è la soddisfazione del presidente della commissione sanità dell'Ars Margherita La Rocca Ruvolo.
E' un piccolo segnale, dichiara la parlamentare regionale, per dire grazie agli operatori sanitari per il prezioso lavoro che stanno svolgendo con abnegazione per far fronte all’ emergenza sanitaria.
Non solo sanità ma anche scuola e formazione. Più somme alle scuole per l’acquisto di materiale informatico che verrà destinato in comodato d’uso agli studenti meno abbienti per il contrasto alla dispersione scolastica e il recupero dei ritardi formativi anche con riferimento alle problematiche connesse all’inclusione dei soggetti svantaggiati e al miglioramento dei servizi a disposizione dell’utenza scolastica. Lo prevede un altro emendamento alla finanziaria, varato dall’Ars. Sempre a proposito di scuole, un milione di euro andranno ai Liberi Consorzi per consentire a questi enti di pagare gli affitti degli istituti scolastici per evitare che alcuni plessi siano costretti a chiudere, costringendo gli studenti che li frequentano a scomodi e difficoltosi spostamenti in altri Comuni.
Buone notizie anche per i centri di riabilitazione ex articolo 26 e per i centri per autistici convenzionati con la Regione Siciliana. Approvato l’emendamento che permette alle strutture di poter essere pagate in dodicesimi del budget del bilancio regionale anche se di fatto non hanno svolto attività a causa dell’emergenza Coronavirus. Ed ancora, sono stati confermati in aula gli aiuti ai dipendenti Ipab, rimasti fuori da qualsiasi erogazione sia prima sia dopo l’emergenza covid. Alcuni di loro non percepiscono lo stipendio anche da due anni. Con questa norma si stanziano 3 milioni di euro per pagare gli stipendi arretrati, consentendo così un’anticipazione di 700 euro mensili di arretrati per ciascun lavoratore. Rimpinguato il Fondo di garanzia, per pagare ai lavoratori della formazione gli arretrati dal 2012 al 2015. Per salvaguardare i livelli occupazionali dei formatori, è stata inoltre approvata in loro favore l’attivazione di percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione professionale che prevedono il riconoscimento di un’indennità di frequenza, con una spesa di 10 milioni di euro.
Gran parte degli emendamento approvati sono stati presentati da deputati del Movimento 5 Stelle. Intanto, in un documento congiunto, 13 governatori di centrodestra tra cui il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci hanno preso posizione sulla fase 2 attaccando il governo e rivendicando la loro autonomia decisionale. Vogliono applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle contenute nell'ultimo decreto. Per riaprire e ripartire bisogna tenere conto delle specifiche esigenze di ogni territorio, in base al dato epidemiologico. Anche perché gli interessi economici delle regioni del Nord non sempre coincidono con quelli del Sud, ha dichiarato Musumeci a margine della riunione, in video collegamento, con la Conferenza delle Regioni. A Roma chiediamo il dialogo - continua Musumeci - non la diffida. Auspico che la presa di posizione della maggioranza dei governatori, ma credo condivisibile anche dai colleghi del centrosinistra, possa suggerire al governo nazionale l'opportunità di una riflessione. Il decreto del premier non convince nessuno. Non c'è una sola categoria del mondo produttivo che abbia espresso pieno apprezzamento. E' comprensibile la preoccupazione, ha poi aggiunto il presidente della Regione, nessuno vuole vanificare lo sforzo finora compiuto, soprattutto da noi in Sicilia, ma bisogna ridare respiro alle imprese, nel rispetto della sicurezza.