di depurazione del comune di Sciacca. Un intervento, insieme a quello riguardante la realizzazione del secondo stralcio funzionale del Piano di Attuazione della Rete Fognante, gestito dall'ufficio nazionale del Commissario Unico per la Depurazione, ente tuttora affidato all'ingegnere Enrico Rolle. Il quale nelle scorse ore ha comunicato a Francesca Valenti che la Conferenza di servizi che ha esaminato il progetto esecutivo ha concluso positivamente i suoi lavori. A questo punto si attende davvero il via ai lavori. Scenario che fa dire al sindaco che siamo di fronte ad una buona notizia, in considerazione del fatto che la realizzazione di questa opera pubblica è attesa da tantissimo tempo e ha un'importanza notevole per la città. Quelli di cui stiamo parlando sono interventi per complessivi dieci milioni di euro. Si sperava che già lo scorso mese di gennaio potesse esserci l'affidamento dei lavori. Era stata solo l'ultima delle date indicate da Rolle, per un investimento che, tra gli altri, ha scontato anche il ritardo collegato alla revoca di ogni incarico di organizzazione e gestione dei progetti a Girgenti Acque. Prima che il contratto venisse risolto, infatti, i progetti esecutivi erano stati prodotti da tecnici incaricati dalla società di Aragona. Poi l'ufficio del Commissario Unico perla Depurazione li aveva avocati a sé, anche se è stato necessario effettuare degli adeguamenti, cosa che a quanto pare ha causato ulteriori perdite di tempo. Eppure quelli sotto i riflettori sono realmente progetti di importanza ambientale strategica per il futuro della città, progetti rimasti bloccati per anni e che adesso, dunque, potranno essere realizzati, permettendo un convogliamento totale dei reflui nell'impianto di depurazione di contrada Bellante, con la prospettiva di superare definitivamente gli sversamenti fognari in mare ma, comunque (in assenza di condotta di allontanamento, il famoso pennello a mare, non previsto dal progetto) di acque depurate. Questi progetti fanno parte di un lungo elenco di investimenti tutti finanziati dallo Stato in tutta Italia anche come tentativo di risposta alla procedura d'infrazione decisa negli anni scorsi dall'Unione Europea nei confronti dell'Italia per i gravi ritardi che si sono accumulati proprio in tema di depurazione delle acque. Attraverso l'affidamento delle opere, le prospettive ambientali per il territorio si presentano più che rosee, sia per i residenti sia per l'economia turistica saccense, perché di fatto permetteranno di completare il ciclo ambientale, rendendo la rete fognaria finalmente moderna ed efficiente, ed aumentando (fino a potere far defluire i reflui prodotti dall'intera popolazione residente, e non più solo di una parte come accade oggi) la capacità di smaltimento del depuratore. Questo potrebbe anche permettere la restituzione alla balneabilità di diversi chilometri di costa, soprattutto di quella che si affaccia all'interno del perimetro urbano, che ad oggi non sono più utilizzabili. Sono interventi che dopo le modifiche apportate prevedono la copertura con la rete fognante di zone originariamente non previste, tra cui la stessa area Foggia San Marco, oltre al Ferraro. Interventi dunque di straordinaria importanza, che possono imprimere una svolta nella qualità della vita di una città che da tempo aspetta di compiere un necessario salto di qualità.