A chiarire cosa si può fare e cosa non è invece consentito nella fase 2 iniziata lo scorso 4 maggio è una circolare della Protezione Civile Regionale, una sorta di provvedimento esplicativo dell'ultima ordinanza del presidente della Regione. Da lunedì scorso, com'è noto, è consentito in Sicilia lo spostamento in ambito regionale nelle abitazioni diverse da quella principale purché effettuato nelle giornate feriali. Restano consentiti, dopo il trasferimento nella seconda casa, gli spostamenti effettuati per le altre motivazioni previste dal Dpcm del 26 aprile 2020. Inoltre, nei giorni feriali, sono consentiti eventuali spostamenti per raggiungere la seconda casa per effettuare opere di manutenzione. Altro aspetto che viene chiarito dalla Protezione Civile è quello che riguarda il rientro in Sicilia. E' consentito per il rientro presso la propria residenza, abitazione o domicilio. Le disposizioni sanitarie per quanti tornano sull'isola prevedono un periodo obbligatorio di 14 giorni di isolamento, comunicando l’arrivo al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta, al dipartimento della prevenzione dell’Asp competente per territorio e registrandosi al sito siciliacoronavirus.it". Dopo tale periodo, se necessario, è possibile spostarsi verso un’altra regione, ma solo per i motivi previsti dal Dpcm del 26 aprile e cioè esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, incontro con i congiunti e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In ordine alle attività sportive, è consentita l’attività sportiva in forma individuale che comprende tutte le attività sportive non agonistiche, comprese quelle di mare, che è possibile praticare in modo individuale garantendo il distanziamento interpersonale, il rispetto delle misure igieniche precauzionali e provvedendo alla successiva sanificazione degli attrezzi. Per tali attività è consentito spostarsi anche tra Comuni all’interno della Regione, con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere l'attività. Gli spostamenti verso altri paesi e città nell’ambito regionale sono consentiti purchè effettuati per le motivazioni previste dal decreto 26 aprile, e tra gli spostamenti effettuati per motivi di necessità sono compresi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli connessi all’acquisto di beni necessari compresi i generi alimentari. La circolare della Protezione Civile interviene anche sugli ambulanti, spiegando che per quanto riguarda il commercio al dettaglio su aree pubbliche è consentita la vendita dei soli generi alimentari nei mercati all’aperto, nonché la commercializzazione (anche attraverso ambulanti), purché l’attività sia regolamentata dai sindaci per evitare assembramenti e garantire il distanziamento interpersonale e il rispetto delle misure igieniche precauzionali. Gli operatori, in ogni caso, sono tenuti all’uso costante di mascherina e all’utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante. Ed ancora, la ripresa dei cantieri di lavoro finalizzati all’esecuzione di attività autorizzate dallo scorso 4 maggio è consentita previa redazione di apposito documento per la sicurezza dei lavoratori che contenga anche le norme per prevenire il rischio di contagio da Covid 19. Inoltre, i lavoratori di queste categorie residenti in Sicilia che per esigenze di lavoro si rechino, occasionalmente o periodicamente, per periodi brevi in altre Regioni del territorio nazionale, al loro rientro sono esonerati dal regime di isolamento fiduciario e sono assoggettati al differente regime della sorveglianza attiva. A tal fine, il datore di lavoro trasmette al dipartimento di prevenzione dell’Asp territorialmente competente l’elenco dei lavoratori che hanno fatto rientro in Sicilia dopo essersi recati per esigenze di lavoro in altre Regioni del territorio nazionale. La pratica della pesca sportiva e ricreativa e gli spostamenti per l'attività di manutenzione dei natanti sono possibili anche al di fuori del territorio comunale di residenza. I servizi di trasloco per imprese o famiglie effettuati tramite trasporto su strada rientrano tra quelli consentiti. Infine, le attività di addestramento delle unità cinofile sono consentite purché effettuate all’aperto e da un solo addestratore per ciascun cane, utilizzando i necessari dispositivi di protezione individuale.