a Sciacca, in zona Marina. Una questione che, evidentemente, non si riesce a risolvere in maniera definitiva. Periodicamente l’area viene trasformata in una discarica a cielo aperto e periodicamente il Comune, attraverso la ditta preposta, è costretto a bonificare i luoghi. A segnalare nuovamente lo stato delle cose è stato un armatore di Sciacca che si è rivolto al nostro telegiornale.
“Vi scrivo perché ormai la situazione che c’è alla Marina, e al porto in particolare, non è più sostenibile – afferma l’armatore. Mancano i servizi essenziali per le barche, cioè acqua dolce e luce, ma io oggi in particolare scrivo per lo schifo che c’è al porto. La spazzatura ha coperto tutta la banchina, non si può nemmeno camminare nè a piedi nè con la macchina. E’ una vergogna. Più volte ho segnalato la situazione ad alcuni consiglieri comunali, ma evidentemente a nessuno interessa. Siamo abbandonati a noi stessi, con il caldo la puzza aumenterà ancora di più e se c’è vento la spazzatura andrà a finire in mare. Spero che questo mio sfogo possa servire a qualcosa”.
E’ interminabile l’elenco dei servizi giornalistici che abbiamo dedicato, nel tempo, a questo problema, tuttora irrisolto. Monnezza e degrado alla Marina, statistiche alla mano, sembrano aumentare per lo più nei fine settimana e, in particolar modo, quando salta qualche turno di raccolta differenziata della frazione umida, come avvenuto oggi per l’ennesima volta.
L’isola ecologica della Marina, realizzata qualche anno fa con fondi del GAC, non è mai entrata in funzione e sull’area demaniale mancano evidentemente adeguati controlli e monitoraggio. Da tempo si parla della possibilità di dotarsi di un sistema di videosorveglianza che possa scoraggiare gli incivili, ma costi e burocrazia frenano le cose. Sicuramente non è più ammissibile che la Marina sia ridotta periodicamente in questo stato. Se Sciacca vuole avere un futuro turistico ed economico, deve migliorare in servizi e pulizia, ed i primi a darsi fare in tal senso devono essere proprio i saccensi.