Da lunedì prossimo sarà consentita la celebrazione della santa messa in presenza dei fedeli, ma non è un lavoro facile quello che attende i sacerdoti chiamati a garantire il distanziamento e far rispettare le regole. Lo conferma l’arciprete di Sciacca, padre Giuseppe Marciante. C’è da stabilire, innanzitutto, quante persone possono assistere alle celebrazioni. La Curia ha dato un tetto massimo, di 200 persone all’interno della chiesa e 1000 se la santa messa viene effettuata in spazi all’aperto. Ovviamente dipende tutto dalla capienza della chiesa e da come vengono disposti i banchi. Si parte da un minimo di 70 fedeli, per le chiese piu’ piccole.
Anche all’interno delle chiese dovranno essere disponibili dispenser con liquidi igienizzanti, le acquasantiere dovranno rimanere vuote, le porte aperte, ttutti dovranno indossare mascherine e guanti, si dovranno omettere la processione offertoriale e lo scambio della pace, le offerte si potranno lasciare in appositi contenitori collocati in luoghi idonei .
Da lunedì non ci sarà piu’ il limite di 15 persone per i funerali, ma non si potranno porgere le condoglianze ai parenti del defunto. La Curia di Agrigento, ieri pomeriggio, ha disposto che i sacerdoti possano celebrare i funerali per quanti sono deceduti durante il periodo delle restrizioni legate al Covid-19, ma al di fuori delle messe comunitarie. Sono tante le richieste, lo conferma l’arciprete. Si potranno effettuare matrimoni e battesimi, mentre sono stati rinviati a data da destinarsi cresime, prime comunioni e prime confessioni.