E’ quello che vorrebbero capire parrucchieri, estetisti e titolari di attività commerciali. Non è infatti ancora arrivata l’ordinanza con la quale la Regione riapre moltissime attività. Doveva essere definita ieri ma non ci sono le indicazioni da Roma per i protocolli di sicurezza e quelle dell’Inail sono state bocciate dalla regione siciliana.
Non ci sono disposizioni, non ci sono ordinanze in merito. Insomma a tre giorni dalla riapertura di moltissime realtà economiche, queste non sanno non solo se ripartiranno ma soprattutto come dovranno farlo.
Occorre fare presto perché ci vuole tempo affinché le attività coinvolte dalla riapertura siano pronte, occorre reperire materiali necessari per le modifiche dei locali e soprattutto occorrerebbe sapere cosa si puo’ e non si puo’ fare e le stesse modalità di svolgimento.
C’è il rischio che nel momento in cui arrivi l’ordinanza non si sia poi realmente pronti per ricominciare.
Le regole previste dall’Inail e dalle bozze dei provvedimenti nazionali sembrano troppo stringenti e sono state bocciate dalla regione, che nella bozza pare introduca
l’obbligo della mascherina in tutti i locali chiusi sia per gli operatori che per i clienti naturalmente con differenziazioni durante la consumazione in bar e ristoranti. Gli ingressi dovranno essere regolati in relazione alle dimensioni dei locali.
Nella bozza si parla di un metro e mezzo di distanza tra i tavoli nei bar e nei ristoranti, per permettere qualche posto in più, niente plexiglas e l’invito ai comuni ad incentivaqre l’uso di spazi pubblici e all’aperto.
Per barbieri e parrucchieri nell’ordinanza non ci sarebbe l’obbligo di inibire l’uso degli effetti personali. Sempre nella bozza dell’attesa ordinanza di Musumeci ci sarebbe il via libera a tutte le corse di autobus e treni all’interno della Regione ma con l’indice di riempimento dei posti al 40% come già avviene sugli autobus urbani. Successivamente, dal 25 maggio toccherebbe alle palestre, dal primo giugno ai lidi e alla riapertura dei confini regionali ma con autocertificazione per viaggiare da e per la Sicilia con giustificato motivo. Tutto questo però è ancora una bozza, che dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato Regioni, mentre parrucchieri, estetisti e attività commerciali in genere a 48 ore dalla riapertura vanno avanti con confronti tra colleghi, adeguando locali e mettendo in atto misure di sicurezza senza che ci sia una regia e disposizioni in materia.
Titolari che oltre ad avere dovuto chiudere, spesso scegliendolo, responsabilmente, adesso da giorni sono alle prese con il reperimento di materiali e attrezzature per la sicurezza dei clienti che torneranno a fruirne, ma senza che nessuno abbia ancora loro comunicato come.