Del resto, le recenti forme di accorpamento attuate in Sicilia, vedi Ato Idrici, Ato Rifiuti e Liberi Consorzi di Comuni, hanno soltanto prodotto disagi generalizzati, peggioramento del livello qualitativo dei servizi erogati e incertezze per i lavoratori. A dire no all'ipotesi di costituzione di soli due Consorzi di Bonifica in Sicilia, avanzata anni fa dall'allora assessore regionale Dario Cartabellotta e che l'attuale assessore Caracolici intende riprendere nell'ambito della riforma del settore, è la segreteria territoriale di Agrigento della Filbi, la federazione italiana dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica.
Ma ci sono tanti altri aspetti della riforma che vengono contestati, altri che restano tutti da chiarire, come i nuovi servizi che i Consorzi sarebbero chiamati ad erogare. Ma è soprattutto l'aspetto economico - finanziario quello che desta maggiori preoccupazioni. Da più di un anno i lavoratori sono in stato di agitazione, e a fine marzo saranno quattro le mensilità arretrate.