per incentivare i consumi dei prodotti di Sciacca e dunque gli acquisti in città. Sono le richieste avanzate all'amministrazione comunale dalla Cna che, se da un lato esprime soddisfazione per i provvedimenti dei governi nazionale e regionale sulla riapertura da ieri della quasi totalità di attività produttive e commerciali, dall'altro ritiene sia urgente valutare gli effetti economici che ricadranno sulle migliaia di attività produttive, artigianali, piccole e medie imprese industriali, commerciali e professionali che, in questa delicata fase di riapertura dovranno fare i conti con i propri bilanci economici e finanziari. In buona sostanza, rispetto agli effetti devastanti e perduranti generati dalla pandemia sui sistemi produttivi, la Cna di Sciacca chiede adesso al Comune di attivarsi su quanto precedentemente richiesto e concordato, dando corso all’applicazione delle misure annunciate, alla luce di un contesto economico e sociale che si presenta giornalmente sempre più complesso e difficile, ragion per cui i vertici della Confederazione Nazionale dell'Artigianato ritengono necessario che si adottino, senza perdere ulteriore tempo, tutte le misure di sostegno alle imprese con provvedimenti urgenti, soprattutto adesso che le recenti disposizioni hanno assegnato ai Comuni maggiore liquidità. Tra le richieste avanzate all'amministrazione c'è, come si diceva, l'avvio da subito di una campagna mediatica di sensibilizzazione per incentivare i consumi dei prodotti di Sciacca, contro l’abusivismo, contro la speculazione dei prezzi sui servizi e prodotti anti Covid 19, una verifica dei codici rifiuti dei materiali monouso anti Covid 19 come camici monouso, guanti, mascherine, scarti di sanificazione giornaliera, per stabilire se tali rifiuti vanno codificati come rifiuti assimilabili agli urbani o indifferenziati. Qualora siano codificati come Rifiuti Speciali, la Cna chiede che il servizio venga espletato dalla Sogeir senza ulteriori aggravi di costi per le aziende. Sollecitata infine una interlocuzione costante con l’amministrazione al fine di individuare tutte le adeguate soluzioni per fare fronte alle criticità che stanno attraversando ed investendo l’intero comparto produttivo. E nel dirsi disponibile a collaborare in questa nuova fase di riapertura e rilancio, l'associazione di categoria annuncia anche l'imminente presentazione al sindaco, all’amministrazione e ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di un documento di rilancio. Fin qui la nota della Cna di Sciacca. A livello nazionale, invece, la Cna interviene sulla esigenza di correggere l'impostazione normativa che ha introdotto il credito di imposta per le spese di sanificazione al fine di incentivare tale misura utile ad arginare la diffusione del contagio da Covid-19, ritenendo che sia più corretto ammettere al beneficio le spese sostenute dalle imprese per le operazioni di pulizia e disinfezione. Un aspetto non di poco conto per la Cna, se si considera che il segmento di mercato rappresentato dalle attività di pulizia è costituito da circa 25 mila imprese di cui oltre il 90 per cento svolge le richiamate attività di pulizia e disinfezione, mentre meno del 10 per cento è in possesso dell’abilitazione alla sanificazione. In forza di tali considerazioni, per la Confederazione Nazionale dell'Artigianato risulta indispensabile collegare il credito d’imposta previsto dai provvedimenti varati dal governo alle spese di pulizia e disinfezione degli ambienti lavorativi.