un nuovo strumento che, in caso di mammografie sospette, è in grado di effettuare delle biopsie in una fase spesso estremamente precoce, cioè quando non è ancora presente un vero e proprio nodulo e, pertanto, non è possibile fare diagnosi con altre metodiche. Si tratta dell’esame di agobiopsia stereotassica che, grazie a nuove apparecchiature controllate in maniera computerizzata e alla professionalità del personale dell’Unità operativa di Radiodiagnostica del “San Giovanni di Dio”, incrementa i percorsi diagnostici evitando all’utenza di doversi recare fuori provincia per effettuare prelievi di tessuto in caso di sospetta neoplasia mammaria. Il nuovo metodo, dichiara il direttore Alessandro Mazzara, colloca l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento fra le poche realtà siciliane ad aver già adottato la micro procedura d’indagine e consente di ampliare il percorso di screening mammografico attivo sul territorio. L’Asp di Agrigento anche in passato ha particolarmente attenzionato il tumore alla mammella, con una campagna di prevenzione e mammografie alle donne, oltre i 50 anni.