a partire da oggi, la chiusura della discarica di contrada Saraceno Salinella a Sciacca e poi è andato ad Agrigento, a rappresentare al Prefetto Nicola Diomede l'ennesima emergenza rifiuti che sono costretti ad affrontare i comuni dell'ex Ato Agrigento 1, anche quelli si sono ormai sganciati, con il piano Aro, dalla Sogeir procedendo ad una gestione diretta o affidata a ditte private.
Con la Sogeir, ancora sono costretti a fare i conti tutte le amministrazioni comunali anche quelle, come Sciacca e Ribera, che hanno sempre versato le quote alla società in liquidazione. Dopo appena due settimane dal precedente provvedimento, la discarica di Sciacca è stata nuovamente chiusa perchè al limite delle sue possibilità perchè come è ormai noto dipende in parte dalla discarica privata di Siculiana, dove viene inviato il cosiddetto “sottovaglio”, ossia quella parte di rifiuti che non può essere trattata nell'impianto di contrada Salinella. E siccome l'impresa Catanzaro ha nuovamente deciso di non accogliere questa parte di rifiuti, a causa dei debiti vantati nei confronti di Sogeir, di conseguenza è stata chiusa anche la discarica di Sciacca. Oggi l'umido e l'indifferenziato sono stati raccolti, ma i camion della ditta Bono Sea che gestisce a Sciacca il servizio sono gia' pieni e da domani, a meno di novità, non potranno procedere alla raccolta dei rifiuti, se non del materiale riciclabile. Cassonetti che, dunque, rimarranno pieni e non si sa fino a quando visto che da domani rimarrà chiuso anche il centro di compostaggio.
L'auspicio è in un intervento risolutivo del Prefetto di Agrigento.