emanata il 17 maggio scorso dalla Regione Siciliana.
In particolare, la circolare diffusa nelle scorse ore a firma del capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, specifica ulteriormente le direttive riguardanti l’utilizzo dei dispositivi di protezione e toglie alcuni dubbi.
Partiamo dall’uso della mascherina. La circolare spiega che è obbligatorio portarla sempre con sé e tenerla a portata di mano, anche nei luoghi all’aperto, ed indossarla soltanto quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio.
A titolo esemplificativo è riportato anche un esempio: se si percorre una strada isolata non è necessario indossarla, mentre in una strada frequentata è obbligatorio.
Inoltre, l’ordinanza n.21 all’articolo 23 prevede che la pratica dell’attività motoria deve essere effettuata rispettando il distanziamento di due metri senza l’uso di mascherina che, invece, deve essere indossata al termine se in luogo frequentato da altri soggetti.
Infine, si ricorda che l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei sei anni e per le persone con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l’uso.
Sono esonerati dall’osservanza dell’obbligo di mascherina gli appartenenti alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, al Corpo dei Vigili del fuoco, il personale dei ruoli della magistratura, i titolari di cariche parlamentari e di governo”.
A dette categorie, e segnatamente a quella del personale dei ruoli della magistratura, va assimilata – quanto all’esonero dall’osservanza dell’obbligo di isolamento – quella del personale dei ruoli dell’Avvocatura generale dello Stato e delle Avvocature distrettuali dello Stato.
Passiamo a Pasticcerie, panifici e tabacchi. L’art.10 dell’ordinanza del 17 maggio, nella parte in cui esclude dall’obbligo di chiusura al pubblico “le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione e i fiorai”, va interpretato nel senso che nel suddetto novero di esclusioni vanno altresì ricompresi, le pasticcerie, i panifici e i mercati del contadino che, pertanto, potranno scegliere se osservare o meno l’apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi, e ciò tenuto conto della omogeneità contenutistica delle attività svolte con quelle espressamente autorizzate dall’ordinanza, e i tabacchi, per le particolari finalità svolte da detti esercizi nelle giornate domenicali e festive.
Per quanto riguarda i teatri, l’art.1 del Dpcm del 17 maggio prevede che “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”. A riguardo, sono pervenuti alcuni quesiti in ordine alla circostanza se nel numero delle 200 persone indicato dal Dpcm debbano essere ricompresi o meno anche gli operatori e i lavoratori delle suddette sale. Si chiarisce che nel territorio della Regione Siciliana, con l’espressione “200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”, si intendono esclusivamente gli spettatori, fermo restando il rispetto delle regole di distanziamento interpersonale.
Esercizi commerciali in luoghi turistici e in luoghi di culto.
I Sindaci possono disporre con proprie ordinanze, l’apertura al pubblico nei giorni domenicali e festivi degli esercizi commerciali siti in luoghi turistici e in luoghi di culto, con eccezione di supermercati e outlet, per i quali continua a valere l’obbligo di chiusura.
Infine, riguardo Scuole di danza, Parchi avventura e Parchi acquatici.
L’apertura nei giorni domenicali e festivi é ammessa, per analogia con la disciplina in materia di attività sportive, nel rispetto delle precedneti prescrizioni.