Il documento è denominato Destination Management Plan (Dmp). Sono oltre 60 le associazioni cittadine e le categorie lavorative che fanno parte di questa “rete diffusa”. “Per poter raggiungere risultati certi, floridi e durevoli nel tempo – afferma Viviana Rizzuto, presidente della cooperativa di Comunità Identità e Bellezza – è necessaria, anzitutto, una programmazione delle azioni da perseguire che sia condivisa da tutta la comunità”. Il Dmp è, in sostanza, “un aggregatore dell’esperienza turistica precedentemente frammentata e scoordinata che, coinvolgendo tutti gli attori del territorio privati, pubblici, culturali e del volontariato, pianifica, sviluppa e promuove la destinazione turistica, garantendo un uso e una gestione delle risorse più responsabile, efficace e sostenibile nel tempo”. In buona sostanza, un’idea di sviluppo turistico che passi attraverso una logica dell’organizzazione che rifiuta ogni forma di improvvisazione. Nel corso della riunione di ieri, Viviana Rizzuto, Emilio Casalini, Anna Salvagio, hanno illustrato ai partecipanti un ventaglio di orientamenti che va dall’analisi del contesto attuale e dei problemi da affrontare alle opportunità che Sciacca oggi ha da cogliere, dalle sfide da accettare al metodo, la governance, passando dagli strumenti di programmazione e di monitoraggio dei risultati per riuscirvi”. Era presente all’incontro anche il presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella che ha espresso il suo apprezzamento “per un progetto che rappresenta un valore per tutta la provincia di Agrigento e non solo per la città di sciacca”. “Oggi, tutto il lavoro durato un anno e portato avanti dalla rete di competenze del Museo Diffuso in termini di pianificazione degli obiettivi, organizzazione del territorio, programmazione dei contenuti, costruzione di una vision condivisa della destinazione – spiega ancora Viviana Rizzuto – è stato concretizzato e sintetizzato in un documento programmatico che intendiamo condividere con l’Amministrazione comunale e con la Città tutta nell’ottica di una piena e fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato. Uscire dalla crisi e puntare su un’economia più solida e responsabile di prima si può, ma oggi più che mai servono competenze e collaborazione, conclude il Museo Diffuso dei 5 Sensi.