ma la situazione rimane fortemente critica tanto da non far sbilanciare l’amministrazione comunale sulla regolarità del servizio, a partire dal prossimo turno, quello di mercoledì. La raccolta della spazzatura è stata effettuata stamattina dopo che si è liberato lo spazio necessario al centro di compostaggio di contrada Santa Maria, ma è facile comprendere come l’ingente quantitativo di umido arrivato in giornata possa generare nuovamente la saturazione dell’impianto.
Ad aggravare la situazione anche l’impossibilità, sopraggiunta, di conferire il sovvallo, ossia il materiale di scarto originato dal trattamento dei rifiuti, nella struttura di Enna. Sciacca e gli altri comuni dell’ex ato Agrigento 1 che facevano riferimento all’impianto sono costretti a trovare una alternativa e al più presto. Amministratori che si sono rivolti sostanzialmente alla Regione affinché metta a disposizione di questo territorio un’altra discarica nell’isola, vista l’impossibilità ancora, di usufruire dell’impianto di contrada Saraceno Salinella. Non solo alla Regione. Il sindaco Valenti ha rappresentato la grave situazione dei rifiuti anche al nuovo prefetto di Agrigento e la questione è anche nelle mani del presidente della Società di regolamentazione dei rifiuti.
Si attendono soluzioni, ma l’emergenza igienico-sanitaria è dietro l’angolo, alle porte della stagione estiva, quella che normalmente registra un incremento della frazione umida dei rifiuti, nella quale tenere in casa la spazzatura per più giorni risulta ancor più insopportabile rispetto ad altri periodi dell’anno.