E' quanto chiedono oggi i componenti dell'associazione politica Mizzica, in riferimento ai vari branchi di cani presenti in pieno centro storico, anche nella zona delle Terme, nei pressi delle fermate dei bus. "Un problema - scrivono - che mina la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e dei turisti anche e soprattutto da un punto di vista igienico/sanitario”. Cani, in realtà, ovunque – aggiungiamo noi – anche nella zona di San Calogero, in particolare nella pineta e strade adiacenti, nella sottostante contrada Isabella, ma anche dall'altra parte della città, alla Perriera o in contrada Ferraro. Un problema che attanaglia, quindi, un po' tutta la città. “Nonostante i tantissimi soldi pubblici spesi in questi anni in servizi che avrebbero dovuto quantomeno contenere il fenomeno - scrivono da Mizzica - si ha infatti la percezione che nessun risultato tangibile sia stato ottenuto. E oggi questa è diventata una situazione di vera emergenza, che non può essere risolta con interventi superficiali, ma che invece necessita di progettualità e programmazione”. È recentemente avvenuto, spiegano i componenti di Mizzica, un incontro al Comune sul tema, e proprio per questo il gruppo politico ritiene oggi di dover intervenire sottolineando ancora una volta l’urgenza e la serietà della questione sul tavolo. “Urge – si legge nella nota di oggi - che la giunta Valenti si adoperi fin da subito a trovare soluzioni concrete e in breve tempo, anche perché le scelte amministrative finora intraprese, che non hanno portato esiti oggettivi, continuano a generare costi veramente notevoli nel mantenimento dei cani, ad ora custoditi presso strutture private, nonché per i servizi collegati ad essi, come l’accalappiamento o la sterilizzazione. Cifre che Mizzica tiene a ricordare: spesi 300.000 euro nel 2014 e 350.000 euro nel 2015. In base alla Legge Regionale n°15 del 03/07/2000 – specificano dall'associazione - i comuni dovrebbero realizzare rifugi per animali, offrire i servizi correlati, garantire le condizioni di sicurezza nei centri abitati e le condizioni ottimali igienico sanitarie. I ragazzi di Mizzica, a confermare della grande responsabilità cui è chiamato anche il sindaco di Sciacca, in materia di custodia e pericolosità dei cani, fanno, infine, riferimento ad un'attualissima sentenza di condanna dello scorso 21 luglio, con la quale il Tribunale di Catania ha condannato il sindaco di Scicli al risarcimento del danno per la morte di un bambino sbranato da un branco di cani.