quella della ripresa delle normali attività e della piena operatività dopo l’emergenza Coronavirus dei mesi scorsi.
Si torna a garantire i servizi ambulatoriali, i ricoveri programmati, gli interventi chirurgici. Tutta l’attività assistenziale pre Covid, insomma, con una riorganizzazione che deve essere ripristinata sia per ciò che concerne gli spazi, sia per il personale medico e infermieristico.
L’attenzione rimarrà alta. I pazienti che accederanno ai servizi ambulatoriali saranno contattati telefonicamente il giorno prima per una anamnesi.Il giorno della prestazione saranno comunque sottoposti a rilevazione della temperatura e dovranno indossare i dispositivi di sicurezza. In casi sospetti verrà effettuato il tampone e solo dopo esito negativo, si potrà accedere alla prestazione. Tutti i pazienti che dovranno effettuare il ricovero, invece, come già avviene del resto, saranno sottoposti a tampone, prima di accedere al reparto e usufruire della prestazione.
Si riprende, ma con le regole e gli accorgimenti necessari, a garanzia dell’assistito e del personale sanitario.
Un ritorno alla piena operatività all’ospedale di Sciacca che passa anche dal ripristino degli spazi che prima dell’emergenza erano occupati dalle varie unità operative: medicina, chirurgia e nefrologia, ad esempio. Il Coronavirus non viene in alcun modo sottovalutato, rimangono i percorsi separati, rimane in piedi tutta l’organizzazione finalizzata ad accertare immediatamente casi sospetti, ma superata la fase critica, che in realtà e fortunatamente nelle nostre zone non si è registrata, anche l’ospedale di Sciacca entra pienamente nella fase della ripartenza. Gli eventuali interventi chirurgici a pazienti positivi al Covid saranno effettuati, invece, all’ospedale di Ribera. Il fratelli Parlapiano, destinato ad essere secondo i piani dell’assessore regionale alla salute la struttura Covid di riferimento per il territorio, è chiamata già adesso a gestire i casi degli eventuali contagiati.