Il centro medico legale dell’Inps si trasferirà all’ospedale di Sciacca,
Un incontro con i responsabili degli enti e le associazioni di volontariato che si occupano del sostegno agli ammalati di tumore come occasione di confronto e di scambio di vedute per incrementare l'efficienza dei servizi anche in questi giorni così difficili. Questa l'iniziativa del commissario dell'Asp di Agrigento Mario Zappia. Una iniziativa che coincide con la ricorrenza dei tradizionali "Giorni della ricerca della Fondazione AIRC".
Secondo il manager dell'Asp "i passi in avanti compiuti nella prevenzione e nella cura delle neoplasie non devono essere minimamente rallentati dalla lotta al Coronavirus, così come le azioni e gli sforzi per fronteggiare la crisi pandemica in corso, non devono incidere sugli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni socio-sanitarie ordinarie erogate in provincia specie per ciò che attiene l’assistenza alle fasce di popolazione più fragili o affette da patologie croniche. Se, dunque, le attenzioni al contrasto del Covid-19 finiscono per impiegare energie e risorse sempre maggiori, è pur vero che l’impegno dell’intero apparato aziendale, non solo degli organi di vertice ma anche, e soprattutto, dei sanitari che ogni giorno si prodigano sul campo, consente di non incrinare l’efficacia nell’erogazione della vasta gamma di prestazioni “no-covid” fra reparti, ambulatori, servizi territoriali.
“Sono complessivamente 3.600 i posti letto di terapia intensiva che saranno attivati in Sicilia entro il 30 novembre, 2.384 quelli di degenza ordinaria e 812 quelli per i casi a bassa complessità”. Lo fa sapere in una nota la presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo a margine dell’audizione di oggi dell’assessore per la Salute Ruggero Razza in ordine al potenziamento delle strutture Covid. Il piano per la nostra zona prevede la conferma dei 6 posti letto di Terapia intensiva più ulteriori 30 posti letto tra Malattie infettive e degenza ordinaria (per pazienti affetti da Coronavirus) all'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. C'è poi la dotazione prevista per l'ospedale di Ribera: 10 posti di Terapia intensiva e 20 di Degenza ordinaria entro il 15 novembre, che entro la fine del mese dovranno diventare 50. E ancora, a regime, al "San Giovanni di Dio" di Agrigento dovranno nascere 14 terapie intensive e 80 posti di degenza ordinaria. Altri 88 posti sorgeranno tra Agrigento, Ribera e Sciacca in residenze sanitarie assistite ed altre strutture.
“L’assessore Razza – spiega La Rocca Ruvolo - ha illustrato la pianificazione dei posti letto per i pazienti Covid già valutata positivamente dal Comitato tecnico scientifico regionale. Il piano individua tre livelli di complessità per affrontare la gestione dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere. E’ stata prevista anche una pianificazione per la bassa complessità finalizzata a garantire un adeguato turn over nei reparti per acuti, valorizzando così l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri e garantendo un utilizzo più adeguato delle risorse disponibili. La pianificazione è programmata in assenza del blocco dei ricoveri ordinari e delle normali attività di day hospital e ambulatoriali. Per quanto riguarda la programmazione del possibile ulteriore aumento dei posti letto necessari per terapie intensive può essere garantita dalla riconversione di sale operatorie”.
Ha coinvolto il persone infermieristico il primo degli incontri