Giunge alla fase conclusiva l’iter della “democrazia partecipata” 2019,
E’ stata una norma proposta dal M5S nella legge finanziaria regionale del 2014,
Sono quattro i progetti di “Democrazia Partecipata” che erano stati finanziati dal Comune di Sciacca.
Cittadini, associazioni ed enti avevano presentato delle proposte di intervento e attraverso il meccanismo del voto erano state accolte le proposte che avevano ottenuto I maggiori consensi. Su un importo disponibile di 10 mila 778 euro erano stati approvati i progetti riguardanti:
-La realizzazione in contrada Ferraro di un parco per le attività ricreative e sportive-Parco Robinson che aveva ottenuto 801 voti;
-La sistemazione del bagno della villa comunale Mura di Vega (400 voti);
-La sostituzione di 22 metri di recinzione del belvedere della villetta sopra le Mura di Vega (252 voti);
-La manutenzione dei due gazebo dello Stazzone (185 voti). Sulla vicenda sono intervenuti I consiglieri Santangelo, Cognata, Caracappa, Monte e Deliberto che hanno chiesto all’amministrazione come mai sia stata prenotata la somma di 10.778 relativa a tutti e 4 i progetti vincitori ma è stato eseguito l’ impegno di spesa per uno solo di questi.
“La democrazia partecipata, scrivono, è uno strumento che consente la partecipazione del cittadino alla vita politica attraverso il loro coinvolgimento nelle scelte degli obiettivi e nelle modalità di spesa delle risorse pubbliche”. Ci chiediamo, aggiungono, se l’amministrazione intende adoperarsi per consentire a tutti e quattro i vincitori di portare a termine le loro proposte. Stupisce che, al momento, l’impegno di spesa sia per uno solo dei progetti e non anche per gli altri tre. I cinque consiglieri di opposizione hanno chiesto all’amministrazione, peraltro, di chiarire se il rischio è quello di perdere le somme non impegnate. In tal caso, concludono, l’amministrazione avrebbe il dovere di reperire i fondi per finanziare e realizzare comunque tutti e quattro I progetti.
Scade il 20 luglio prossimo il termine entro il quale