Sono tutti occupati dunque i 12 posti letto di degenza ordinaria Covid al "Giovanni Paolo II". È probabilmente questo il simbolo della recrudescenza della diffusione del virus dalle nostre parti, ma è anche l'impietosa fotografia delle conseguenze dei ritardi che si sono accumulati sulla attesa disponibilità (da prima dell'estate 2020) del "Fratelli Parlapiano" di Ribera. Dove per la verità il più sembra essere stato fatto, si attende solo che la struttura possa partire a dare assistenza ai malati Covid, a suggellare finalmente il tanto auspicato ritorno alla disponibilità di un reparto di Medicina ordinario all'interno di un ospedale, quello di Sciacca, sotto pressione ormai da un anno.
Situazione, quella dell'ospedale, che è oggetto oggi di un intervento di Cittadinanza Attiva, che in una nota indirizzata al governatore Musumeci, all'assessore Razza e al commissario dell'Asp Zappia, nel chiedere che si faccia definitiva chiarezza sull'attivazione (ripetutamente promessa con tempi mai rispettati) del Covid Hospital di Ribera, denunciano un indice di mortalità in Terapia intensiva Covid presso il presidio ospedaliero di Sciacca dell'80%, con 25 decessi su 31 ricoveri. La coordinatrice Pierina Di Martino e la responsabile Lilla Piazza invocano una riflessione e una verifica sulle cause di quello che definiscono "un dato sicuramente elevato", domandandosi se l'entrata in funzione del presidio riberese, attraverso la dotazione di nuove risorse mediche, infermieristiche e strumentali, possa migliorare la situazione, fermo restando il riconoscimento della massima e più qualificata professionalità del personale che presso l'ospedale di Sciacca ha fatto finora fronte con encomiabile profusione di energia.
Il problema della saturazione dei posti letto a Sciacca ha visto intervenire nelle scorse ore il vice presidente della commissione Salute dell'ARS Carmelo Pullara, che ha parlato di situazione drammatica e di ospedale al collasso, con i contagiati che di giorno in giorno superano il numero di guariti. Una situazione che ha generato secondo Pullara "un disastro annunciato", domandandosi dove saranno ricoverati i nuovi pazienti Covid. Pullara che se la prende ancora una volta il manager Zappia (con il quale evidentemente ha un conto in sospeso), i cui annunci - accusa - hanno trasmesso notizie sempre poi disattese.
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