Diciotto guariti e 4 nuovi casi positivi.
La deficitarietà strutturale in cui versa il comune di Sciacca,
I lavori sull'ospedale di Ribera, l'ultima programmazione dei posti letto anti-Covid firmata Ruggero Razza, il blocco del reparto di Medicina, la necessità di garantire le cure ospedaliere anche per le altre malattie, i problemi del personale, l'invito ai cittadini a non diffidare degli ospedali. Questi i temi su cui il commissario straordinario dell'Asp Mario Zappia ha fatto il punto nel corso di un'intervista rilasciata alla nostra emittente. Così, Zappia, sul ritardo nella creazione del Covid Hospital dentro il "Fratelli Parlapiano": "I lavori sono iniziati e sono in corso, non so perché non fossero iniziati prima".
Poi Zappia non esclude possibili accorpamenti tra reparti. Ancora, così il manager sulle preoccupazioni dei cittadini a frequentare l'ospedale: "Le malattie vanno curate tutte, sia quelle Covid sia quelle no Covid". Sulla Medicina generale l'orientamento del commissario è a utilizzare le case di cura private o anche le Ipab. E su questo Zappia ha confermato anche che sarà utilizzata la IPAB "Rizzuti Sacro Cuore" di Caltabellotta.
Sul Covid Hotel, ovverosia l'unità utile ad assistere i pazienti Covid non gravi (soprattutto gli anziani), Zappia fa notare che la Foresteria di Sciacca ha permesso di trovare una soluzione risparmiando risorse.
Sui concorsi e sul reclutamento del personale infine, al momento bisogna aspettare.
"I ritardi sulla realizzazione del Covid Hospital a Ribera? Io non so di chi sia la colpa e non mi interessa neanche, posso solo dire che il lavoro che si sta facendo è a buon punto e che a breve sarà tutto pronto, probabilmente anche prima della fine del mese". Lo ha detto oggi il manager dell'Asp Mario Zappia a margine di uno dei suoi frequenti sopralluoghi al "Giovanni Paolo II" di Sciacca. Tre mesi dopo il suo insediamento al vertice dell'Asp di Agrigento, il nuovo manager ha fatto il punto della situazione: "Sciacca e Ribera sono ospedali riuniti, non dimentichiamolo, e l'attenzione da parte mia su questa parte di territorio è massima".
A proposito della questione degli "ospedali misti", il commissario straordinario Zappia (che di professione fa il medico) ha ribadito che se è vero che siamo in emergenza, è anche vero che le malattie vanno curate tutte, comprese quelle no covid. "Sto guardando con estrema attenzione - ha precisato Zappia - ai malati oncologici, ai quali non possiamo certamente dire che li cureremo quando la pandemia sarà finita". In ogni caso, Mario Zappia ha invitato l'opinione pubblica a non diffidare dei nostri ospedali, che pur in difficoltà sono pronti a curare i malati. "Avevo promesso al sindaco di Sciacca che il reparto di Medicina sarebbe stato riattivato. Tuttavia al momento abbiamo dovuto renderlo reparto Covid, ma punto su un celere ritorno alla normalità".
In ordine infine alla dotazione organica, il manager dell'Asp ha sottolineato che si sta facendo il possibile con il personale disponibile, e che in ogni caso entro il 2020 verranno sbloccati i concorsi e i reclutamenti di medici, infermieri e delle altre qualifiche professionali necessarie a far funzionare la nostra sanità.