Il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Italia Viva di Sciacca
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Quasi certamente non ci sarà il simbolo del Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative di Ribera. È quanto viene fuori dalla spaccatura ormai conclamata all'interno di un PD crispino che vede il gruppo dirigente (a partire dall'attuale segretario Liborio D'Anna) andare in una direzione, e i parlamentari di riferimento (Michele Catanzaro e Carmelo Miceli) procedere in direzione opposta. D'Anna, d'accordo con i vertici del Movimento 5 Stelle e con quelli di Liberi e Uguali, riteneva che per le prossime consultazioni si dovesse puntare su un candidato la cui identità non corrispondesse con quella di un assessore uscente, escludendo in tal senso un'ipotesi di intesa con Francesco Montalbano. Il quale, tuttavia, oggi si ritrova ad avere il sostegno non solo da Italia Viva di Nuccio Cusumano, ma anche quello di esponenti di punta del Pd riberese, tra cui la stessa consigliera comunale tuttora in carica Ina Picarella. Anche Catanzaro e Miceli sembrano ormai d'accordo nel sostenere l'avvocato ed ex assessore Montalbano, che nell'ambito della sua decisione di puntare sullo scranno più importante del comune, si era dimesso dalla giunta guidata da Carmelo Pace. La questione non è di poco conto, perché nel quadro delle candidature già ufficiali (in ordine alfabetico: Alfredo Mulè, Francesco Montalbano e Matteo Ruvolo) sembra mancare ancora quella che sia espressione del centrosinistra, anche se alle comunali gli schieramenti tradizionali spesso passano in secondo piano.
E allora ecco che la rappresentanza DEM alle prossime elezioni potrebbe finire all'interno di liste dalla denominazione civica. Il punto è che sullo sfondo sembra esserci la netta contrapposizione tra la componente che si intesta alla Sinistra interna, guidata in zona dall'ex parlamentare all'ARS Giovanni Panepinto, e quella della parte opposta che fa capo per l'appunto a Catanzaro e a Miceli. I quali non hanno esitato recentemente ad attaccare il segretario del PD riberese. E oggi D'Anna è intervenuto per difendersi e passare al contrattacco nei confronti dei due deputati, accusandoli di non essere mai intervenuti, in questi anni, sui problemi della città di Ribera, non pronunciandosi mai né per l'ospedale né per il costo dell'acqua, né sulla questione dei rifiuti né sulla viabilità, né sulle strade rurali né sul mancato recepimento di finanziamenti da parte dell'amministrazione, mantenendo il silenzio anche sull'azione dell'amministrazione Pace.
Silenzio da parte di Catanzaro e Miceli stigmatizzato da Liborio D'Anna anche sulla mancanza di strutture sportive e sui giovani riberesi che emigrano ogni anno. "L’unico intervento che i due onorevoli fanno sulla città di Ribera - osserva il segretario del PD - riguarda la critica dell’attività svolta dal segretario cittadino, che oltretutto è unico consigliere comunale del Partito Democratico da sette anni e che insieme ad un gruppo di militanti ha cercato di tenere in piedi un partito ormai lacerato ovunque". Per D'Anna fare un’uscita pubblica del genere, dopo che tutta Ribera era a conoscenza del fatto che si lavorava da settimane ad un candidato di centrosinistra con Art. 1 e Movimento Cinquestelle, proprio nel momento in cui inizia diffondersi la notizia che si sia arrivati a trovare un accordo, fa pensare che l’intento dei due non sia quello di risolvere i problemi della segreteria riberese del PD, che si sarebbero potuti affrontare da tempo, ma quello di favorire il loro amico Montalbano, senza nessuna argomentazione politica a sostegno, e scoraggiare una nascente coalizione di centrosinistra. Insomma: nel Pd si litiga. Ma non è una gran notizia.
"I finanziamenti del bando regionale per eventi ed iniziative estive erano rivolti solo alle manifestazioni storicizzate,