E’ stata messa a segno alle prime luci dell’alba tra Castelvetrano, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Marsala, l’operazione antimafia della squadra mobile di Trapani, disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha assestato un nuovo colpo alla rete di fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro. Tra le perquisizioni effettuate anche quella nell’abitazione della famiglia del boss, dove vive l’anziana madre e dove Matteo Messina Denaro ha ancora la residenza anagrafica pur essendo latitante da oltre trenta anni.
In manette sono finiti Giuseppe Calcagno di 46 anni e Marco Manzo, 55 anni, entrambi di Campobello di Mazara, accusati di associazione di tipo mafioso ed estorsione.
L’indagine denominata “Ermes Fase 3 ha fatto luce sugli interessi economici, il controllo del territorio e sugli stretti rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro da parte dei due arrestati e delle altre persone indagate. Nel corso di incontri riservati o attraverso lo scambio di “pizzini” si decidevano le attività estorsive da mettere in atto, gli appalti da attenzionare, i terreni da acquisire. Ed è emerso come nel 2015 il latitante Matteo Messina Denaro avesse manifestato ai suoi sodali l’interesse per l’acquisto di un terreno a Castelvetrano” in contrada Zangara, appartenuto in passato al capo dei capi Toto’ Riina. In realtà, più di un interesse. Un vero e proprio ordine, trasmesso con un pizzino ai familiari di un boss di Partanna appena deceduto, Alfonso Passanante. Gli eredi avrebbero dovuto rinunciare al vasto appezzamento di terreno nelle campagne di Castelvetrano. Questo era il volere del boss che non aveva peraltro gradito che Riina, a suo tempo, si fosse impossessato di quel terreno e di altri ricadenti nel suo territorio, senza fargli sapere nulla. Circostanza che, per gli inquirenti, troverebbe conferma anche nel pizzino ritrovato nel covo di Bernardo Provenzano in località Montagna dei Cavalli con il quale Matteo Messina Denaro si lamentava di Riina. Proprio per le vicende legate a questo terreno, nell’ordine di cattura odierno figura anche il latitante di Castelvetrano per tentata estorsione.
L’operazione odierna ha messo in luce ancora una volta la fitta rete di rapporti e gli interessi delle famiglie mafiose trapanesi e il ruolo indiscusso di Matteo Messina Denaro, con l’abitazione della madre che questa mattina è stata minuziosamente sottoposta a perquisizione.