torturato la compagna minorenne, che era anche incinta. E' il set di una sorta di film dell'orrore quello che emergerebbe a Porto Empedocle dopo quattro anni di indagini sviluppate dalle forze dell'ordine. A finire nei guai un 27enne a cui è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto ufficiale che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, i drammatici fatti sarebbero avvenuti tra marzo 2015 e gennaio 2016 allor quando la ragazza, oggi 22enne, era minorenne. La giovane sarebbe stata ripetutamente costretta ad avere rapporti sessuali completi, anche durante la gravidanza, all'interno della camera da letto dove sarebbe stata segregata.
La ragazzina, all'epoca dei fatti, sarebbe stata chiusa in casa, frustata con dei cavi elettrici e costretta a raccogliere da terra con la bocca dei mozziconi di sigaretta. In una circostanza le sarebbero stati cuciti addirittura i genitali. Ed è lunghissimo l'elenco delle violenze fisiche e psicologiche che avrebbe subito nel corso di quei 18 mesi. Un elenco raccapricciante, che sarebbe stato frutto di una violenza cieca e deliberata. Schiaffi, morsi, pugni, colpi di forbici al volto: una volta l'aguzzino sarebbe rimasto seduto sulla pancia della giovane convivente incinta. Nel marzo 2015 la donna sarebbe stata colpita con una bottiglia di vetro alla nuca. Poi sequestrata all'interno della camera da letto, chiusa a chiave, senza poter uscire e senza poter vedere la luce essendo che la finestra sarebbe stata tappata con un piumone. Se la minorenne reagiva, sarebbero ripresi i pestaggi, le bruciature delle sigarette sul suo corpo, gli sputi ed altro che, messo nero su bianco sugli atti delle indagini, preferiamo non riportare. Violenze indicibili, torture, umiliazioni andate avanti per un anno e mezzo. Poi, finalmente, le denunce e le conseguenti indagini, all'interno di un quadro sociale di degrado e solitudine. Il ventisettenne di Porto Empedocle rischia adesso il processo e, se i fatti dovessero essere confermati, una pesante condanna per le accuse di maltrattamenti, violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate.