accusato di truffe aggravate ai danni dei propri clienti dal 2013 al 2017. Analoga sentenza era stata già emessa nello scorso mese di febbraio per i presunti reati relativi al 2012. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, aveva portato il Gip del Tribunale di Sciacca, su richiesta della Procura, a disporre, nel dicembre del 2017, il sequestro preventivo dell’ingente somma di 1 milione e 723 mila euro, corrispondente al presunto profitto. Provvedimento, prima confermato, ma poi annullato dalla Corte di Cassazione, che è stato definitivamente revocato il 15 luglio scorso dal Tribunale del Riesame di Agrigento, che ha accolto le richieste della difesa, rappresentata dagli Avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro. Adesso il Tribunale di Sciacca ha emesso le due sentenze di proscioglimento nei confronti del notaio Palermo.