il Tribunale del riesame ha ordinato gli arresti domiciliari per il deputato regionale agrigentino, esponente dei Popolari e autonomisti, Carmelo Pullara, a cui viene contestato il reato di turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta denominata "Sorella Sanità", che verte su una serie di presunte illegalità commesse in appalti e forniture agli ospedali e alle asp del palermitano. Per la procura si sarebbero poste in essere corruttele e turbative d’asta. Gli appalti finiti sotto la lente d'ingrandimento dei magistrati ammontano a circa 600 milioni di euro. L'operazione, che risale allo scorso maggio, vide finire agli arresti dieci persone. La Guardia di finanza aveva accertato un presunto giro di mazzette che ruotava intorno alle gare indette dalla centrale unica di committenza della Regione siciliana. Tra gli arrestati anche Antonio Candela, 55 anni, che era stato nominato coordinatore della struttura regionale per l'emergenza Covid-19 in Sicilia, e l'allora direttore dell'Asp di Trapani Fabio Damiani. Secondo la procura Pullara avrebbe cercato di favorire, proprio attraverso Damiani, un'azienda che aveva partecipato ad un appalto da 227 milioni di euro, per il servizio di pulizia.