al "Giovanni Paolo II" di Sciacca sono tuttora occupati. È quanto viene fuori dopo il ricovero di ieri (confermato oggi pomeriggio anche dai dati ufficiali del Servizio Epidemiologia dell'Asp di Agrigento) riguardante il trentunesimo soggetto risultato positivo (al momento non si hanno notizie di eventuali guariti), un uomo di 72 anni. Condizioni non buone e, dunque, ricovero che ha fatto seguito a quello di sabato scorso, disposto per un'altra paziente sottoposta a Terapia intensiva, una donna di 60 anni. Due posti su quattro. Insomma: è di tutta evidenza come si faccia ricorso anche all'ospedale di Sciacca (naturalmente ci sono esigenze cliniche oggettive) per i ricoveri più complicati, malgrado il "Giovanni Paolo II" non disponga di un reparto di Malattie infettive (il punto di riferimento è il "Sant'Elia" di Caltanissetta) e sempre in attesa che il "Fratelli Parlapiano" di Ribera venga attrezzato come centro Covid, rendendo pratica quella che al momento è la "teoria" comunicata dall'assessore Razza. Nel frattempo sono stati resi noti i casi delle ultime 24 ore in Sicilia: 125 i nuovi casi positivi in più (ieri erano stati 89) su 5169 tamponi (contro gli oltre 6000 di ieri): 2 positivi sono migranti dell'hotspot di Lampedusa. Aumenta il numero delle vittime: morta un'anziana di Salermi, 90 anni, per un totale di 304 deceduti dall'inizio della pandemia. Attualmente sono 2461 i positivi di cui 237 ricoverati in ospedale, 16 in terapia intensiva e 2208 in isolamento domiciliare. Cresce anche il numero dei guariti, + 75 rispetto alla giornata di ieri (3594 in tutto).