il decesso di un altro ospite della casa di riposo da dove è partito il focolaio Covid che ha determinato ieri sera l’istituzione della zona rossa da parte del presidente della Regione Nello Musumeci. L’uomo, un novantenne, è deceduto all’alba all’interno della struttura di cui era ospite. Le sue condizioni di salute pare siano precipitate in poche ore e non ci sarebbe stato il tempo di trasferirlo in ospedale. E’ il terzo decesso in una settimana, uno dei quali avvenuto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sciacca. La situazione all’interno della casa di riposo rischia di diventare esplosiva. Anziani ed operatori sono in isolamento e trapela da parte del personale, in larga parte già positivo al Coronavirus, la difficoltà a gestire le esigenze degli ospiti.
C’è, dunque, a Sambuca di Sicilia la paura di un virus che fino all’inizio del mese era sconosciuto ( il comune è stato tra quelli Covid-Free anche nella scorsa primavera), ma c’è soprattutto da fronteggiare l’emergenza della casa di riposo “Collegio di Maria” con una trentina di anziani e una quindicina di operatori già tutti positivi da giorni. Un incubo quello in cui è sprofondato il piccolo comune agrigentino, arrivato con i tre nuovi contagi comunicati ieri sera dal sindaco Leo Ciaccio a 59 casi di positività al Coronavirus. Con i tre decessi, gli attuali positivi sono 56, ma la preoccupazione è legata ai tanti altri tamponi già effettuati (200) e dei quali si attende l’esito.
Le notizie che arrivano da Sambuca, prima zona rossa della provincia di Agrigento, hanno generato diversi attestati di solidarietà e vicinanza. Anche Don Lillo di Salvo, arciprete della cittadina fino allo scorso mese, ha voluto manifestare tramite i social la propria vicinanza ai sambucesi, rivolgendo una particolare preghiera agli anziani e agli operatori della casa di riposo.