di Agrigento. Com'è noto, la zona rossa istituita dal Governo per i giorni 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio, ha evitato che potessero essere consentite feste, veglioni e cenoni, il tutto per contrastare la diffusione della pandemia da covid -19. Nonostante le ordinanze ed i divieti, non sono mancati sin dal pomeriggio del 31 e per tutta la notte, botti ed esplosioni più o meno intense, alla faccia della presunta crisi economica e in disprezzo del terrore provato da animali domestici e randagi.
Non sono mancati, purtroppo, dei gravi, seppur sporadici, episodi di cronaca. Un doppio incidente grave è stato registrato a Licata dove due soggetti diversi, uno di 60 anni e l'altro di 20, hanno perso una mano a causa dell'accensione delle cosiddette cipolle esplosive. Entrambi sono ricoverati all'Ospedale di Licata e il più giovane ha riportato anche serie ferite alla pancia e al petto. Operato, è tuttora in prognosi riservata.
Capodanno di follia anche a Canicattì dove un ignoto pazzo si è messo a sparare colpi in aria, presumibilmente con una pistola. Uno dei proiettili è andato a finire all'interno dell'abitazione di una famiglia senza, per fortuna, colpire nessuno. Insomma, una bravata che poteva trasformarsi in tragedia. I residenti, terrorizzati, hanno subito allertato i Carabinieri, che adesso proveranno a risalire all'autore dell'insano gesto.
Per la serie, gli stupidi non vanno mai in vacanza, un altro caso clamoroso che denota superficialità e disprezzo delle regole comuni. Un cenone non autorizzato si è già trasformato in un pericoloso focolaio a Nicosia, in provincia di Enna. Già 58 i contagiati al covid -19, mentre altri 25 partecipanti alla festa sono in attesa dell'esito del tampone rinofaringeo. Nonostante restrizioni e divieti, quindi, a Nicosia si è tenuta questa festa privata durante la notte di Capodanno. Alcuni partecipanti provenivano da Capizzi, nel messinese, comune di tremila anime dove il virus è particolarmente esteso. Tutti i festaioli, praticamente, sono a rischio contagio, a rischio diffusione tra i propri contatti e sicuramente saranno multati.
I controlli delle Forze dell'Ordine in provincia di Agrigento, come da disposizioni, si sono soffermati, soprattutto, sugli spostamenti e sulle auto che contenevano più di due persone. Anche a Sciacca numerosi i posti di blocco durante gli ultimi giorni con parecchi utenti che hanno dovuto firmare autocertificazioni e giustificare i propri spostamenti.