del Tribunale di Sciacca, il processo a carico dei due fratelli Rached e Anis Khalfaoui, rispettivamente di 32 e 34 anni. Sono accusati di spaccio di droga e di aver gestito un fiorente traffico di stupefacenti a Ribera. I due fratelli erano finiti in manette lo scorso novembre nell’ambito di un blitz antidroga eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Ribera. Nella medesima inchiesta è coinvolta anche Nicoleta Atomi, 20 anni, fidanzata di uno degli indagati. Sono accusati di aver gestito una fiorente attività di spaccio di eroina, cocaina, marijuana e crack, usando come base d’appoggio la loro abitazione a Ribera. Per i due è stato, quindi, chiesto ed ottenuto il giudizio immediato. Al momento i fratelli Khalfaoui sono agli arresti domiciliari, mentre la Atomi ha l'obbligo di firma.
Nel corso delle indagini sono stati eseguiti dai militari numerosi pedinamenti che hanno consentito di individuare un luogo isolato dove gli indagati nascondevano i proventi dell’attività di spaccio, sequestrando 12 mila euro in banconote di vario taglio, contenuti in barattoli sepolti addirittura nel terreno. I tre malfattori, tutti conviventi, secondo gli inquirenti, si dedicavano all’attività di spaccio rispettando compiti prestabiliti e ben definiti: una volta acquistato lo stupefacente a Palermo lo trasportavano fino a Ribera. I due fratelli, poi, si sarebbero occupati dello spaccio vero e proprio, provvedendo in prima persona ad occultare droga e denaro, mentre la donna gestiva prevalentemente la sicurezza, facendo da vedetta all’esterno dell’abitazione nel momento in cui da casa uscivano gli acquirenti. Per le indagini, i Carabinieri si sono serviti anche di una telecamera posta all'esterno dell'abitazione che ha registrato la vendita degli stupefacenti e molti degli assuntori, la maggior parte di età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Com'è noto, il Comune di Ribera ha deciso di aderire alla campagna sociale “La droga non è roba per te”, utile sia ai fini di sensibilizzazione sia per creare un centro di ascolto telefonico.