ai successivi controlli, erano poi stati trovati in possesso di droga. È quanto rivelano i carabinieri della locale tenenza, che nelle scorse ore hanno arrestato l'uomo (già noto alle forze dell'ordine). È accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti. Mediante alcuni pedinamenti, è stato accertato che non disdegnasse di effettuare addirittura consegne a domicilio di quantitativi più sostanziosi di droga. Proprio durante uno dei vari servizi di osservazione svolti dai militari dell'Arma, L.G. (queste le sue iniziali) è stato sorpreso dai militari mentre spacciava alcuni grammi di hashish a un giovanissimo assuntore. Si è manifestata in tal modo la più classica delle flagranze di reato. I carabinieri sono intervenuti bloccando spacciatore e avventore. Immediatamente è stata perquisita l’abitazione di L.G., e qui sono trovati 20 grammi di hashish già suddivisi in dosi. Rinvenuto anche un bilancino di precisione e, ben occultati in un incavo del lavandino del bagno, 3.500,00 euro in banconote di vario taglio, avvolti nel cellophane, somma evidentemente ritenuta provento della cessione dello stupefacente.
È dunque scattato l'arresto. La procura della Repubblica di Sciacca ha poi disposto per lui i domiciliari. Arresto, poi, che è stato convalidato dal GIP del Tribunale saccense che ne ha disposto la scarcerazione, venendo sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Ribera, con l’ulteriore prescrizione di non potersi muovere di sera e di notte dal proprio domicilio. Nel corso della stessa operazione sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura di Agrigento 7 giovani, tutti trovati in possesso di piccole dosi di hashish per uso personale.
I Carabinieri sono arrivati a L.G. grazie al continuo monitoraggio del territorio che nell’ultimo periodo si è particolarmente intensificato nell’area riberese, ritenuta come è tristemente noto una piazza particolarmente florida per lo smercio di stupefacenti, come testimoniano – ad esempio – le indagini della stessa Tenenza di Ribera che hanno disvelato l’esistenza di una vera e propria rete di spaccio di ogni tipo di droga, organizzata da due cittadini tunisini e da una donna di nazionalità rumena, domiciliati nel centro crispino, arrestati nel novembre del 2020 su ordine di custodia cautelare del Tribunale di Sciacca. Ricordiamo che la stessa comunità di Ribera nei primi giorni di novembre del 2020 è stata sconvolta dai decessi per overdose del 21enne Cusumano Alessio (il presunto spacciatore della dose letale, Manisi Attilio di Ribera, è stato arrestato dai militari della Tenenza di Ribera al termine di una velocissima attività d’indagine) e del 50enne Failla Nicolò, anch’egli di Ribera (per la cui morte sono ancora in corso le indagini).