dalle vittime sul lavoro per Covid. Il bollettino è sempre più tragico con 461 decessi da gennaio 2020 a gennaio 2021. Nel primo mese dell’anno sono 38 le vittime in più rispetto a dicembre 2020.
È questa la prima istantanea dell’onda lunga del Covid nel mondo del lavoro, nell’ultima indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro presieduto da Mauro Rossato.
Un anno di pandemia con un bollettino che non s’arresta. Anzi. L’incremento della mortalità è pari al 9% nel mese di gennaio rispetto a dicembre 2020 mentre per le denunce di infortunio non mortale legate al Covid 19 l’aumento è addirittura del 12,8%.
Ancora in Lombardia il triste primato di vittime sul lavoro per Covid con il 35,4% delle denunce e163 decessi. La Sicilia in questa drammatica classifica si colloca all’ottavo posto con 18 decessi Covid nel mondo del lavoro.
Il 17% degli infortuni mortali per COVID ha coinvolto l’universo femminile. Mentre la percentuale sale a ‘quasi’ il 70% nelle rilevazioni degli infortuni non mortali per Coronavirus.
Il 91,% delle denunce di morti sul lavoro per Covid rientra nell’Industria e Servizi. E in questa macroarea produttiva il primato spetta purtroppo alla Sanità e Assistenza Sociale
Le denunce di infortunio con esito non mortale legate al Covid-9, registrate da gennaio 2020 a gennaio 2021, sono state 147.875 e anche in questo caso è il settore “Sanità e Assistenza Sociale” a registrare il maggior numero di denunce con il 68,8% del totale.
Quasi il 40% delle denunce di infortunio riguardano i tecnici della salute (infermieri, fisioterapisti), seguiti dagli operatori sociosanitari OSS (assistenti nelle case di riposo) ; dai medici e dagli operatori socioassistenziali nelle strutture ospedaliere.