che fanno capo alla ditta edile saccense nei confronti della quale giorni fa, con provvedimento del gip del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella, era stato disposto il sequestro preventivo dell’area in contrada Muciare in cui opera la ditta poiché l'impresa in questione l’avrebbe occupata abusivamente. All’interno dell’area sottoposta a sequestro preventivo vi erano anche materiali di cui il titolare dell'impresa ne fa commercio oltre a quattro scarrabili necessari per la consegna dei materiali ai clienti. L’avvocato Palagonia, difensore della ditta oggetto di indagine, non ritenendo che tali materiali e attrezzature di lavoro possano essere passibili in futuro di misure restrittive, ha presentato istanza di dissequestro, limitatamente alle stesse. Istanza che è stata accolta dal sostituto procuratore Roberta Griffo che ha disposto la rimozione temporanea dei sigilli e che le operazioni di restituzione delle cose sequestrate all’indagato, da completare in cinque giorni, avvengano alla presenza dell’autorità di polizia giudiziaria che dovrà redigere verbale delle operazioni compiute. L'operazione è quella messa a segno nei giorni scorsi dai militari del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Sciacca che, su ordine della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro penale preventivo di un’area demaniale marittima di circa 1.712 metri quadri, ritenuta abusivamente occupata dall'impresa edile operante a Sciacca. Nello specifico, a conclusione di una attività di indagine iniziata nello scorso mese di gennaio, coordinata dal Sostituto Procuratore Roberta Griffo, sarebbe stata accertata l’arbitraria occupazione di un’area demaniale di circa 1.546 metri quadrati e di una struttura di 166 metri quadri – a ridosso del mare -utilizzate per lo stoccaggio di materiale edile destinato a successiva vendita, e anch’esso sottoposto in un primo momento a vincolo giudiziario. Materiali ed attrezzature che adesso sono stati dissequestrati.