È questa la richiesta che le associazioni AgrigentoExtra e Sciacca Turismo intendono avanzare all'amministrazione comunale di Sciacca. In una nota firmata da Ezio Bono e Riccardo Palazzotto gli operatori alberghieri saccensi fanno sapere di essere giunti a questa determinazione al termine di un nuovo incontro in videoconferenza tra rappresentanti delle strutture ricettive cittadine che fanno parte delle due associazioni. "La situazione di emergenza - evidenziano - richiede continui confronti e analisi per tentare di alleviare uno stato di terribile crisi per un comparto che traina anche altri settori produttivi della città".
Imprese turistiche cittadine che, per colpa della pandemia, sono sostanzialmente ferme dallo scorso mese di settembre. "Le varie restrizioni, non ultima la zona rossa locale - fanno notare - hanno compromesso la mobilità, e le presenze sono state pressoché nulle. La speranza di un ritorno alla normalità per il 2021 si è infranta contro il perdurare delll'emergenza sanitaria ed oggi il comparto turismo è quello più compromesso, l'unico ad essere costantemente chiuso dopo la breve apertura della scorsa estate".
Sono queste le ragioni per le quali, per Bono e Palazzotto, si rende necessario non far pagare per tre anni Imu, Tari e Imposta Pubblicità alle imprese turistiche cittadine. "La nostra - evidenziano - non è una richiesta provocatoria o frutto di una posizione critica o polemica, ma di grande collaborazione con le istituzioni, anch'esse coinvolte in una situazione difficile". Ritengono, i vertici di AgrigentoExtra e Sciacca Turismo, che nello specifico il Comune potrebbe recuperare i mancati incassi dei tributi comunali con i ristori che lo Stato assegna per l'assenza di proventi dell'imposta di soggiorno”.
Le due associazioni chiederanno inoltre all'amministrazione comunale ulteriori confronti, sia per discutere degli aiuti straordinari di cui il comparto ha bisogno, sia per programmare una ripresa, per tentare di individuare percorsi di promozione, per essere resi partecipi delle decisioni che si assumono in ambito regionale, per programmare un futuro che - scrivono - ci auguriamo sia migliore. Un tema quello dei tributi alle imprese che nelle settimane scorse ha visto intervenire anche Cna e Confartigianato, che hanno polemizzato soprattutto per la pretesa regolarità con le tasse comunali per potere ottenere gli sgravi e le esenzioni previste. "Chi non ha lavorato non ha incassato, come fa a essere in regola con il pagamento delle tasse?" - si sono domandati Caruana e Montalbano. Questione, questa, su cui durante l'ultima puntata di Vesper, Francesca Valenti ha detto che quella che l'ufficio finanze osserva è una norma dello Stato, e che solo il governo centrale può prevedere una deroga specifica.
Comune di Sciacca che nel frattempo ha ottenuto dei ristori per i mancati introiti dall'imposta di soggiorno. La destinazione di queste somme rimane sempre vincolata ad iniziative di abbellimento e di disponibilità di servizi. AgrigentoExtra e Sciacca Turismo chiedono che una parte venga destinata ai minori introiti dalle tasse. Al momento, per tante ragioni, tutto è in una fase di stallo. Ma c'è bisogno di vedere la luce in fondo al tunnel. Il settore turistico è una delle colonne portanti del PIL di Sciacca. La campagna vaccinale è urgentissima anche per ripartire da un settore che ha bisogno di aiuto. Draghi ha detto che lui le vacanze estive le prenoterebbe. Un messaggio sicuramente politico, ma che gli operatori (dai più grandi ai più piccoli) considerano già significativo per vedere la rinascita.