che stanno interessando zone non tradizionalmente collegate all'emergenza. Evidentemente nelle traversate sono state individuate nuove rotte. Una motovedetta della Guardia costiera aveva intercettato il natante, occupato da esseri umani di nazionalitùà tunisina, ad alcune miglia dalla costa, scortandolo così fino alla battigia. Ma una volta giunti a riva, c'è stato il fuggi fuggi generale. Polizia, carabinieri e guardia di finanza, che nel frattempo avevano raggiunto Piana Grande, sono riusciti a fermare solo alcuni dei migranti che avevano appena toccato la terraferma, pare una quindicina in tutto. Gli altri sarebbero riusciti a disperdersi, alcuni avrebbero cercato riparo all'interno di qualche cantiere situato nei paraggi. Numerosi i curiosi che hanno raggiunto la zona per assistere alle operazioni delle forze dell'ordine. Sulla spiaggia sono rimasti diversi accessori (tra cui telefoni cellulari) ma anche capi d'abbigliamento verosimilmente appartenenti ai migranti sbarcati. Ma la vicenda di oggi sta alimentando anche il mistero. Pare, infatti, che tra le persone sbarcate ci fosse anche una donna bionda. Le persone presenti in spiaggia hanno riferito alle forze dell'ordine che questa donna parlava un fluente italiano. Investigatori che stanno verificando queste testimonianze, alla ricerca delle necessarie conferme e dei dovuti accertamenti. In queste immagini vedete proprio il momento dello sbarco di questa mattina, girato da un amatore con il cellulare. Alcuni dei migranti sbarcati non hanno esitato a rivolgersi ai presenti (ce n'erano che erano al mare come in una normale giornata di fine estate) invocando dell'acqua o qualche informazione, a partire dalla localizzazione della prima fermata dell'autobus per raggiungere al più presto la città di Roma. Spiagge del versante occidentale della provincia che nel corso degli ultimi anni sono state interessate da diversi episodi di questo tipo, come si ricorderà tra Cattolica Eraclea e San Marco. Proprio ieri un altro sbarco si era verificato sulla spiaggia di Torre Salsa. Imbarcazioni più piccole di quelle alle quali sono abituati dalle parti di Lampedusa, ma comunque sempre utili a trasportare persone disperate alla ricerca di una vita migliore, entrando in Europa dalla porta principale, ossia la costa italiana. Persone consapevoli fino ad un certo punto, probabilmente, di essere al centro di un'emergenza umanitaria ma, in Italia, anche politica ed elettorale.