Le ditte appaltatrici hanno informato i residenti che il ritiro dei rifiuti da loro prodotti non verrà più effettuato davanti casa. Bisognerà dunque che gli interessati facciano trovare il proprio mastello sul ciglio della strada. E, come era prevedibile, sono già iniziate le prime proteste. È il caso del comitato Cutrone-via Cava dei Tirrenti, che col suo presidente Santo Proietto spiega il motivo del dissenso. Quella che si teme è una concentrazione a dir poco inconcepibile di spazzatura in un'unica postazione, con quella che appare come una inevitabile attrazione di animali randagi, che potrebbero spargere facilmente i rifiuti per terra. Ci sono strade le quali, ancorché "private" (magari non sono state mai consegnate al comune, su questo non c'è subbio), nel corso del tempo si sono fortemente urbanizzate. Inevitabilmente, la distanza di qualche residenza dal punto in cui bisognerà lasciare i propri rifiuti per il ritiro da parte dei netturbini, è piuttosto significativa. Costringere, per esempio, una persona anziana a percorrere in qualche caso diverse centinaia di metri a piedi è una cosa assurda. Probabilmente l'estensione del servizio a zone mai servite prima ha disvelato la solta coperta troppo corta di un servizio che deve continuare ad essere garantito nei tempi e con le risorse disponibili. I residenti chiedono aiuto al sindaco. Sicuramente l'assessore Michele Bacchi si interesserà del problema.