A ritrovarlo è stato un passante, che ha subito contattato l’Oasi Ohana, l'ormai noto rifugio per cani abbandonati di Santa Margherita di Belice. A confermare l’agghiacciante dinamica è stata una prima visita veterinaria effettuata d’urgenza: il cucciolo, ritrovato questa mattina immobile in mezzo alla carreggiata, manifestava dolore in ogni parte del corpo, una situazione perfettamente compatibile con un lancio mentre ancora l’auto era in marcia e confermata anche da qualche escoriazione.
“Al cucciolo è stato somministrato un antidolorifico - spiega Chiara Calasanzio, fondatrice dell'Oasi Ohana - per permettergli di ritrovare l’appetito e di essere allattato, cosa essenziale per provare in ogni modo a salvargli la vita. Per pura fortuna non sembra aver riportato fratture”.
“Ho ormai terminato le parole per descrivere quello che sta accadendo in Sicilia in questi mesi – commenta poi Chiara Calasanzio. La gente non si macchia solo della vergogna e dell’infamia, morale e penale, di abbandonare a morte sicura un povero cucciolo innocente nato per l’ostinazione di non sterilizzare le femmine, ma cerca costantemente di infliggere più dolore possibile prima di dare la morte. Che senso aveva, in una strada di campagna isolata, lanciarlo in corsa?” si chiede Chiara Calasanzio, che continua: “Io non so cosa stia succedendo alle persone, ma è assai pericoloso e preoccupante, ed è obbligo dei Comuni e delle Regioni intervenire, perché conclude - quando Ohana non avrà più spazio, o quando peggio ancora dovrà chiudere, perché dipende esclusivamente dalle donazioni dei privati, non si sa cosa accadrà”.