hanno portato a termine un’attività di verifica ambientale presso la sede operativa di un cantiere navale di Sciacca. A seguito delle verifiche sulle attività lavorative svolte dall’impresa, sono emerse diverse irregolarità sia sul ciclo lavorativo dei rifiuti sia sul corretto smaltimento degli stessi. Contestualmente, sono state rilevate diverse aree di terreno, per circa 1260 metri quadri, dove è stato constatato sia lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, anche pericolosi, sia alcune combustioni dei rifiuti stessi, in violazione alle disposizioni previste in materia dal “Testo Unico Ambientale”. Inoltre, è stata accertata l’assenza della prevista autorizzazione ambientale all’emissione in atmosfera, necessaria per le attività di resinatura, verniciatura e carteggiatura che tale tipologia di attività commerciale svolge all’interno di un capannone di circa 670 metri quadri. Informata la Procura della Repubblica di Sciacca, sono stati sottoposti a sequestro penale le aree di terreno ed il capannone. Al legale rappresentante, denunciato all’Autorità Giudiziaria, è stata anche elevata una sanzione amministrativa per incompleta compilazione del registro carico/scarico rifiuti speciali pericolosi pari a € 4133. Tale operazione fa seguito ad una recente attività portata a compimento nel mese di marzo nei confronti di un complesso turistico – alberghiero nella Provincia di Agrigento che ha permesso di rilevare l’abbandono incontrollato di rifiuti in un’area complessiva di circa 200 metri quadri con il conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria del legale rappresentante.