che ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata da 4 ragazzi, che sono stati arrestati. Dai carabinieri l'uomo ha difeso i giovani accusati di avere abusato della giovane: "Mia figlia era ubriaca, non ha capito nulla, è tornata a casa in stato confusionale, ha tentato il suicidio, quelli che lei accusa sono bravi ragazzi". Ha perfino aggiunto, il padre della diciottenne, che le ferite della figlia non sono state causate da alcuna colluttazione con i suoi presunti aggressori, ma che spiegherebbero al contrario il loro tentativo di riaccompagnarla a casa. Eppure, stando ai verbali dei carabinieri, gli accusati avrebbero rilasciato tutti dichiarazioni prive di fondamento, tra le quali i nomi di persone che sarebbero state presenti a quella che era stata rappresentata come una festa che, in realtà, non c'erano. Il padre della giovane ha anche incontrato quelli che ha definito "bravi ragazzi", dopodiché avrebbe chiesto alla figlia di ritirare la denuncia per scongiurare il pericolo di venire denunciata a sua volta per calunnia. Una vicenda sconcertante, che sta dando l'immagine di una società patriarcale, dove potrebbe essere concreto, se i fatti sono quelli denunciati dalla ragazza, lo scenario di un genitore che non sta esitando a voltare le spalle alla figlia stuprata.