il medico anestesista rianimatore dell'ospedale “Barone Lombardo” morto domenica scorsa a 44 anni nel drammatico incidente che lo ha visto precipitare con la sua vettura dopo avere sfondato il muro che delimita il viadotto Bagni di Sciacca. Nelle scorse ore è stata autorizzata la restituzione del corpo ai familiari per le esequie.
Una tragedia che ha scosso le comunità di Sciacca e di Canicattì. Il dottore Granata la mattina di domenica era venuto a Sciacca per partecipare alla prima comunione dei suoi due figli. Poi, dopo pranzo, sarebbe dovuto ritornare a casa. Un viaggio che però si è infranto quasi subito, purtroppo, contro uno dei muri che delimitano il viadotto Bagni.
La dinamica dello schianto è tuttora oggetto di accertamento da parte della Polizia Municipale di Sciacca. C'è riserbo, come è giusto che sia, ma in ogni caso ogni conclusione su quanto sia effettivamente avvenuto 48 ore fa dalle parti di Porta Bagni è affidata al resoconto di un testimone oculare, colui che sin da subito, mentre si tentava di soccorrere Granata, che però purtroppo era già deceduto, ha riferito agli investigatori notizie specifiche sul momento dell'incidente. Notizie che, evidentemente, serviranno a capire. Lo schianto ha riguardato esclusivamente il dottore Granata. Nessun altro mezzo è stato coinvolto. Si tratta peraltro di una strada molto trafficata, sia per chi esce o entra in centro abitato da e per la scorrimento veloce, sia per i tanti residenti in un'area vastissima del perimetro comunale di Sciacca.
Al momento sul viadotto si può transitare soltanto a senso unico alternato, disciplinato da un semaforo provvisorio. Il comune di Sciacca con l'assessore Roberto Lo Cicero ha già fatto sapere di essere pronto ad intervenire per ripristinare il luogo dell'incidente, ricostruendo il muretto e risistemando la recinzione metallica. Neanche questa ha potuto reggere l'urto violentissimo del Suv Mercedes del dottore Granata. “Attendiamo che la procura della Repubblica dichiari conclusi gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente e ci autorizzi a risistemare il muretto”. I tempi annunciati dall'assessore sono celeri. Questa arteria è l'unica che è possibile percorrere per un accesso nel centro abitato di Sciacca dalla parte est. Prima che si istituisse un semaforo alternato il traffico in entrata e in uscita è stato dirottato all'ingresso ovest, nella zona dei Cappuccini. Il recupero alla fruizione di questo tratto viene ritenuto dunque di fondamentale importanza per la normalizzazione del transito veicolare.