Lo ha assicurato nelle scorse ore Gervasio Venuti, commissario prefettizio che sin da dopo l'interdittiva antimafia inflitta dalla prefettura di Agrigento gestisce la società di Aragona che nelle scorse ore è stata decapitata dalla procura. Stamattina il tema della regolare erogazione idrica e, non meno importante, quello della manutenzione da garantire agli impianti, sono stati al centro di un vertice dell'Assemblea Territoriale Idrica, che la presidente Francesca Valenti ha convocato urgentemente proprio a seguito del terremoto giudiziario che ha riguardato Girgenti Acque. Ma Venuti ha fornito ampie rassicurazioni su una regolare fornitura idrica nelle prossime settimane. E questo anche se, va detto, al momento la turnazione idrica a Sciacca viene garantita ogni 72 ore, e non ogni 48. Venuti ha escluso la necessità di interventi sostitutivi da parte dei comuni per garantire il servizio. Questa dunque la risposta ai timori manifestati proprio da Francesca Valenti. La quale, in ogni caso, pur avendo preso atto delle rassicurazioni avute dall'ingegner Venuti, ha chiesto che non più tardi di lunedì prossimo venga consegnato un cronoprogramma degli interventi di manutenzione alle reti idriche e ai singoli impianti. Inoltre il sindaco di Sciacca ha ribadito la necessità che si acceleri la costituzione della azienda speciale consortile. Si punta ad avere un appuntamento dal notaio entro e non oltre la prossima settimana. Il commissario Venuti ha poi fatto sapere che l'ingegnere Francesco Fiorino sostituirà il suo collega Francesco Barrovecchio (raggiunto da provvedimento di fermo nell'ambito dell'operazione della magistratura) nel ruolo di responsabile tecnico, mentre un altro ingegnere, Calogero Ferrara, si occuperà della direzione tecnica e progettazione al posto di Calogero Sala. L'obiettivo è quello di proseguire nell'attività senza troppi scossoni, pur in presenza di una situazione delicatissima, quella di una società con tanti problemi (a partire dai debiti che ne hanno generato la dichiarazione di fallimento) ma che è chiamata comunque a garantire un servizio pubblico assolutamente essenziale.