è quella scoperta dai carabinieri di Gela, che hanno portato a termine una maxi operazione di polizia giudiziaria (disposta dalla procura della Repubblica) culminata con 9 arresti. I fermati sono Giuseppe Dimicoli, 32 anni di Catania; Vincenzo Gerbino, 37 anni di Gela; Giuseppe Nicholas Barone, 26 anni di Niscemi; Antonio Lo Presti, 40 anni di Comiso; Angelo Mangiavillano, 33 anni di Palma di Montechiaro; Manuele Rocco Sentina, 22 anni di Vittoria; Rosario Arcerito, 21 anni di Hagen; Vincenzo Frasca, 30 anni di Vittoria; Bruno Di Stefano, 37 anni di Vittoria. L'indagine trae spunto dal sequestro avvenuto nel 2019 di 230 grammi di hashish e 5 di marijuana. Droga rinvenuta, nel corso di una perquisizione domiciliare, all'interno dell'abitazione di Manuel Rocco Sentina. Non fu ritrovata solo sostanza stupefacente, ma anche materiale utilizzato per il “taglio” e per il confezionamento delle dosi, nonché 375 euro in banconote di vario taglio, considerate provento dello spaccio.
Da qui ha tratto spunto quella che è stata definita una articolata manovra investigativa i cui esiti hanno consentito, progressivamente, di individuare diversi soggetti niscemesi ritenuti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, tra i quali Rosario Arcerito, Nicholas Giuseppe Barone e Vincenzo Gerbino. Questi ultimi due, particolarmente attivi nello spaccio di cocaina, secondo le risultanze investigative, si sarebbero assiduamente riforniti di cocaina a Gela, acquistandola da Giuseppe Dimicoli, persona già nota alle forze dell’ordine che oltre la cocaina aveva anche la disponibilità di hashish. Barone e Gerbino, il 14 maggio 2019, sono stati arrestati in flagranza di reato perché sorpresi in possesso di 21 grammi di cocaina, acquistata poco prima proprio dal Giuseppe Dimicoli.
Attraverso il suo pedinamento, i carabinieri sono riusciti a individuare e arrestare molti altri presunti spacciatori che si rifornivano da lui periodicamente. Tra questi il comisano Antonio Lo Presti, i vittoriesi Vincenzo Frasca e Bruno Di Stefano e il palmese Angelo Mangiavillano. Nel corso delle indagini, durate circa 3 mesi, sono state già arrestate in flagranza di reato, 8 persone sequestrando consistenti quantitativi di sostanza stupefacente.