soccorso stanotte, al limite delle acque nazionali, da una motovedetta della Guardia costiera. Nel gruppo di persone provenienti da Egitto, Eritrea, Costa d'Avorio, Senegal, Guinea e Ghana, anche due donne. L'imbarcazione, che è partita dalla Libia, è stata lasciata alla deriva e tutti i migranti dopo il trasbordo sull'unità di soccorso sono stati portati all'hotspot di Lampedusa dove gli ospiti sono arrivati complessivamente a 644. Intanto, per tutta la notte, sono andate avanti - con le motovedette della Guardia costiera, carabinieri e guardia di finanza - le ricerche fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione dei 9 dispersi dopo il naufragio verificatosi all'alba di ieri. Non è stato recuperato ancora nessun corpo. Non è stato ancora disposto il trasferimento a Porto Empedocle delle 7 salme, tutte di donne, recuperate dopo il naufragio verificatosi fra Lampedusa e Lampione. Spetta alla prefettura, dopo il nulla osta al seppellimento da parte della procura, individuare le località dove dovranno essere tumulate le bare. Queste le ultime notizie che provengono dal drammatico fronte dell'ennesimo naufragio di una imbarcazione di fortuna avvenuto ieri al largo delle Pelagie. L'ennesima tragedia dell'immigrazione con sette corpi recuperati finora, tutti di donne come dicevamo, una delle quali incinta di due mesi. Dieci – secondo l'Unicef - i dispersi, la maggior parte dei quali sarebbero bambini. Le ricerche, con le motovedette di carabinieri, Capitaneria e Fiamme gialle vanno ancora avanti, ma nessun altro corpo è stato ancora recuperato. Neanche l’Atr42 della Guardia Costiera decollato dalla base aerea di Catania e l’elicottero Frontex sono riusciti ad individuarne le tracce. La magistratura agrigentina ha aperto un'inchiesta per naufragio e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, e il procuratore Luigi Patronaggio ha delegato i poliziotti della Squadra Mobile e la Guardia di finanza di individuare gli scafisti e i basisti in Tunisia: il barcone sarebbe partito un paio di giorni fa proprio da Tunisi. Fra i 46 superstiti anche una madre disperata che cerca la figlia quindicenne di cui si sono perse le tracce dal momento della tragedia. Sembra che la ragazza non sia tra le sette vittime recuperate dalla Guardia costiera e dalla Gdf. Secondo gli inquirenti, la giovane potrebbe essere proprio tra i dispersi del naufragio. Nelle ultime ore, compreso il barcone del naufragio, sono stati 6 gli sbarchi che si sono registrati a Lampedusa, con un totale di 409 persone. Ieri erano invece giunti 136 migranti. Nonostante il trasferimento di 180 persone con i traghetti di linea della mattina e della sera per Porto Empedocle, all'hotspot sono rimasti 581 ospiti a fronte di una capienza di 250 posti. E’, di fatto, di nuovo corsa contro il tempo per provare ad alleggerire, temendo nuovi arrivi, le presenze nella struttura di primissima accoglienza. “Non serve la solidarietà che ci arriverà adesso, dopo questa nuova tragedia. Si deve prendere coscienza di quel che accade nel Mediterraneo – ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello - . Ancora aspetto, nonostante la richiesta, di essere convocato dal presidente Draghi. Non si può continuare con la logica di una continua emergenza: bisogna affrontare il fenomeno con un approccio differente, libero dalle speculazioni della contrapposizione politica, incentrato sulla vera tutela dei diritti umani. E bisogna farlo subito perché mentre la politica continua a discutere la gente muore in mare".