Sette le salme di giovani donne, una delle quali incinta, ritrovate in mare. Si cercano ancora, dopo 3 giorni, altri dispersi: 9, secondo le testimonianze raccolte dalla polizia dai superstiti; 10 secondo l'Unicef, la maggior parte dei quali sarebbero bambini. L’ennesima tragedia di chi, dalla vicina terra africana sperava in un futuro migliore altrove. Le salme sono state trasferite al cimitero di Palma di Montechiaro, grazie alla disponibilità data dal Sindaco Stefano Castellino a seguito della richiesta del Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, entrambi presenti alla benezione delle salme, assieme al Vescovo di Agrigento Alessandro Damiano e all’Imam di Catania e presidente della comunità islamica in Sicilia Abdelhafid Kheit. Le loro parole nelle interviste realizzate dal giornale di Agrigento Grandangolo, che vi proponiamo. Dal 30 giugno ad oggi si sono susseguiti altri sbarchi a Lampedusa. L'ultimo approdo, il quarto, di un barchino, con a bordo 12 migranti provenienti dalla tunisia, è stato bloccato dalla motovedetta della Guardia di finanza ieri sera sul tardi. Prima di questo, altri tre barconi con 310 migranti sono stati soccorsi sull’isola. Sono 101 i migranti che sono stati imbarcati sul traghetto di linea "Sansovino" che giungerà in serata a Porto Empedocle. A disporre il nuovo trasferimento del gruppo ospite dell'hotspot di Lampedusa è stata la Prefettura di Agrigento. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola restano, per il momento, 425 persone. La Prefettura sta inoltre pianificando l'imbarco - che dovrebbe avvenire in giornata - sulla nave quarantena Aurelia di altri 40 migranti.