Così ha deciso il Tribunale di Sciacca , in composizione monocratica , nel processo a carico del sindaco di Santa Margherita Belice , Franco Valenti , e del responsabile dell'ufficio tecnico comunale , Aurelio Lovoy , relativamente ad processo che riguarda la discarica dismessa di contrada Isabella – Rametta.
Sia per Valenti, Sia per Lovoy il Pubblico Ministero aveva chiesto l'assoluzione. La vicenda scaturisce da un accertamento effettuato nel 2016 dai Nas a seguito del quale sindaco e tecnico comunale erano stati ritenuti responsabili di un'attività di gestione della discarica non autorizzata durante la sua fase post operativa e che non si sarebbe provveduto allo smaltimento del percolato determinando un deposito incontrollato di rifiuti liquidi. I difensori del sindaco Valenti e del responsabile dell’ufficio tecnico Lovoy , gli avvocati Antonino Augello e Vincenzo Cucchiara , avevano chiesto l'assoluzione rilevando che la discarica era chiusa dal 2003 , che non c'era alcuna attività di gestione e nessuna traccia di percolato come evidenziato anche da una consulenza .
La discarica , inoltre , era stata trasferita all'Ato e dunque il Comune non aveva alcuna competenza . Si attendono adesso le motivazioni che verranno depositate entro 60 giorni , ma i due legali hanno già annunciato che impugneranno la sentenza.
Sulla vicenda è intervenuto con un post il sindaco di Santa Margherita Belice. Le sentenze anche quelle non definite vanno rispettate e piena fiducia nella magistratura, ma mi chiedo quale sia la mia colpa rispetto ad un ipotetico reato ambientale legato alla gestione di una discarica dismessa da venti anni, ha scritto Franco Valenti. Una gestione, ha aggiunto, che peraltro esula dalla competenza del sindaco. Mi chiedo quale sia la mia colpa, ha concluso, dicendosi amareggiato della vicenda.