sono stati denunciati dalla Guardia di finanza per truffa. Secondo gli investigatori, avevano fatto false dichiarazioni per ottenere il beneficio, dalla dichiarazione in abitazioni di proprietà di parenti o nelle seconde case di villeggiatura delle famiglie. Obiettivo: precostituire anagraficamente un nucleo familiare distinto per avere così la possibilità di escludere i beni patrimoniali e i redditi dei congiunti. In realtà, infatti, continuavano a vivere con la famiglia di origine. In qualche caso gli immobili presso i quali avevano dichiarato di abitare erano addirittura diroccati e inagibili. La posizione dei diciannove indagati è stata segnalata all'Inps. Si stima che queste persone abbiano percepito indebitamente redditi di cittadinanza per un importo complessivo di 180 mila euro.